Terapie, lavoro a parte, frenesia di recuperare, c’è il Napoli, poi chissà, il mercato è una zanzara che non smetterà di fare il suo lavoro fino all’ultima ora dell’ultimo giorno. Giorni di passione per il Bologna ed Alessandro Diamanti. Ieri il capitano rossoblù ha cominciato l’allenamento con le scarpe da ginnastica, per poi unirsi ai compagni Paponi, Della Rocca e Yaisien, calzare le scarpe da calcio e correre, saltare, provare gli scatti e i cambi di direzione; insomma, Diamanti c’è e probabilmente ci sarà anche domenica.
E poi? Poi il futuro è un’incognita. La Cina – con la sirena fatta cantare da Lippi – è una suggestione, un’idea gratificante dal punto di vista economico e un’avventura dal punto di vista tecnico. La Cina, soprattutto, è un’ipotesi gradita alla moglie, Silvie, di origini thailandesi, una donna che immagina – per se e per la famiglia Diamanti – orizzonti di ampi respiro. Ma non c’è solo la Cina. E’ facile prevedere che nelle prossime due settimane andranno in pressing su Diamanti sia club italiani (è un vecchio pallino di Conte, piace al Milan) che stranieri, con la Premier League che resta il campionato preferito dal n.23 rossoblù che infatti, dopo la stagione al West Ham, ha mantenuto casa a Londra, dove è solito volare quando ha un week end libero.
Il cruccio di Diamanti, però, sono i Mondiali. Cruccio e obiettivo dichiarato, iceberg della carriera. Diamanti ai Mondiali ci vuole andare. Si sta sbattendo per quello, e ci mancherebbe. Soffre del fatto che il Bologna stia patendo, perché è chiaro che giocare in una squadra solida e in un ambiente sereno darebbe slancio alle sue prestazioni. Sarebbe pronto a partire per l’Oriente, o per altre destinazioni, solo nel caso avesse la certezza del posto tra i 23 azzurri che partiranno per il Brasile. Ma quella certezza il ct Prandelli non gliela può dare. Soffre, Diamanti, perché non si aspettava – e l’abbiamo detto – i fischi di sabato sera dopo Bologna-Lazio. Soffre perché pensa di non meritarli. E’ con questi pensieri che si avvicina alla sfida con il Napoli.
DAL CAMPO. E’ finita 1-0 la partitella in famiglia di ieri a Casteldebole giocata davanti ad una settantina di tifosi nonostante fosse in orario mattutino. Gol di Moscardelli, che ha sfruttato un errore di Stojanovic. Da segnalare, purtroppo, l’inconveniente a Cech, che è stato aiutato ad uscire dal campo anzitempo dopo uno scontro con Crespo. Si tratta di un problema muscolare al polpaccio la cui entità sarà valutata nei prossimi giorni, ma è chiaro che la sua presenza per il Napoli è da ritenersi compromessa Diverse, comunque, le risposte ricavate dalla seduta: prima di tutto sembra definita la difesa, con Sorensen che ha giocato accanto a Natali e Cherubin.
SOLUZIONI. Quindi a centrocampo Kone, Perez e Pazienza, con Garics e Morleo sulle fasce. In avanti, da una parte hanno agito Cristaldo e Bianchi, dall’altra Moscardelli e Acquafresca. Oggi allenamento a porte chiuse, mentre sembra esaurito da parte dei tifosi del Napoli la caccia al biglietto e dunque siamo vicini ai settemila tagliandi in prevendita.
FONTE Corriere dello Sport
Articolo modificato 17 Gen 2014 - 10:21