Se Ballardini ha chiamato all’adunata i tifosi rossoblù («col Napoli ci servite»), per quelli azzurri inutile farlo. Sarebbe superfluo poiché già implicito, poiché nonostante la grande abbuffata (di impegni) sia appena (ri)cominciata, la voglia resta intatta. Anzi persino monta, scatenata dalle news di mercato. La voglia di Napoli (anche in trasferta) non conosce limiti e soprattutto distanze. Roma, Bologna o Londra: no problem, quel trolley è sempre sul letto, pronto ad essere trascinato ovunque. Se perciò Ballardini auspica uno stadio pieno di bolognesi, dovrà anche considerare che sarà difficile arrivare ad un colpo d’occhio del genere.
ESODO. Oltre ai 2500 di una parte delle curva San Luca (settore ospiti naturalmente sold out), sarà disponibile il resto della curva e poi tante chiazze allargate, quelle dei napoletani residenti in Emilia e nelle regioni limitrofe. E poi i vari club disseminati nel centro-nord che, a loro volta, costituiranno una presenza piuttosto ingombrante. Quanti in tutto? Molti di sicuro, probabilmente più di ottomila. I tifosi azzurri hanno sempre gradito la trasferta emiliana che, peraltro, in più occasioni s’è caricata di significati importanti. Oggi di certo non saranno i circa ventimila del secondo scudetto assegnato proprio lì (1989/90, 4-2 per gli azzurri), e forse nemmeno i circa diecimila dello scorso anno (era di maggio) quando fu certa la Champions. Ma sempre esodo sarà.
LA FESTA. Club regionali molto attivi, fra Parma, Reggio Emilia ed in particolare il Napoli Club Bologna di Maurizio Criscitelli, puteolano trapiantato nel capoluogo emiliano dal 2002, e fondatore del club sei anni dopo. D’uopo, come di consueto, la festa per un evento molto atteso e particolarmente sentito. Ieri tutti i soci, e non solo, alla cena-spettacolo del ristorante Garganelli: vigilia godereccia assicurata con ospiti d’eccezione, prelibatezze locali miste a quelle partenopee, e sottofondo di “Voce Azzurra” in diretta tv.
FONTE Corriere dello Sport
Articolo modificato 19 Gen 2014 - 09:32