L’addio a un pezzo di storia vale per tutti. Così è stato al San Paolo, per esempio, quando un lungo applauso ha salutato la scomparsa di Giacomo Bulgarelli, bandiera del Bologna e capitano dello scudetto del ’64, così non è stato ieri, sempre a Bologna, quando il Caruso di Dalla ha diviso più che unito.
In questo stanno le differenze. Era il Napoli del 2009, era il San Paolo, erano altri tempi e altri protagonisti. Quello che non è cambiato, però, è il continuo sentimento di disprezzo nei confronti di un intero popolo. Sentire per credere. In ogni stadio d’Italia s’è diffusa questa moda, tanto stupida quanto retrograda.
Eppure, guardare le immagini del saluto a Bulgarelli, proprio al San Paolo, proprio contro il Bologna, proprio dopo i fatti di ieri, fa davvero pensare…
Guardare per credere