Quattro attaccanti, tante difficoltà. Napoli, il tuo problema è sugli esterni

Il Napoli ha evitato la sconfitta al San Paolo dopo aver visto Higuain fallire clamorosamente la rete e Mertens colpire due pali e Insigne una traversa, ma restano ombre sulla serata degli azzurri. Soffrono contro le piccole, come confermato dai pareggi con Sassuolo, Udinese, Cagliari, Bologna e Chievo. La pressione esercitata nel secondo tempo ha prodotto l’1-1, poco per una squadra che dovrebbe avere altre ambizioni e offrire altre prestazioni.

Invece, il Chievo con un’accorta e tenace difesa era quasi riuscito a realizzare l’impresa, fallita perché i gialloblù si sono fatti schiacciare e in una delle ultime azioni Albiol è stato abile a trovare il varco in area. In due settimane, dal Verona al Chievo Verona (complimenti a Sardo: gol da campione quello del ragazzo di Pozzuoli, peraltro con l’inserimento tra azzurri immobili), il Napoli ha compiuto un passo indietro sul piano dei risultati (perfetto 3-0 al Bentegodi e sofferto pari al San Paolo) e soprattutto del gioco, perché quando trova un avversario votato alla difesa non riesce ad imporsi se non c’è il lampo del fuoriclasse.
Mertens e Insigne sono stati sfortunati; Higuain non ha brillato e Hamsik ha tenuto per l’intera partita, tuttavia non ha inciso. I maestri del pallone insegnano l’importanza del gioco sulle fasce quando c’è un fortino difensivo, però Maggio non è stato efficace e Reveillere ha spinto poco. Un buon esterno mancino c’è, Zuniga, ma sul suo ritorno in campo non vi sono indicazioni. Le partite con Bologna e Chievo avrebbero potuto spingere il Napoli più vicino al secondo posto, invece c’è stato un rallentamento che deve sollecitare l’intervento di Benitez sul campo e gli investimenti nelle ultime ore di mercato. Non basta Jorginho (perché schierare il brasiliano, forza fresca, soltanto nella ripresa?) o un portiere per il prossimo campionato. Necessari un altro difensore e un altro centrocampista, il tesoretto di De Laurentiis consente operazioni per completare l’organico ed evitare battute d’arresto come quelle negli ultimi centottanta minuti di campionato. In questo mese vi sono state trattative avviate e poi interrotte: difficoltà contrattuali, giochi al rialzo degli altri club o amletici dubbi tecnici? Intanto, già mercoledì riapre il San Paolo: arriva la Lazio del caro amico Reja, in gioco la sfida con la Roma nella semifinale di Coppa Italia. Vietato fallire.

Fonte: Il Mattino

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