Il tecnico friulano si è ripreso la Lazio, che sembrava persa con Petkovic. Reja ha dato uno scossone alla squadra: l’ha svecchiata e ridisegnata nei ruoli e nell’assetto tattico. Il gruppo sfibrato di inizio stagione è tornato a giocare da squadra competitiva e rodata, che è padrona del gioco e copre meglio il campo, senza concedere spazi agli avversari. La difesa ritorna attenta e lucida, Berisha sostituisce degnamente Marchetti, Klose è in grande spolvero.
Una Lazio che ritrova compattezza e soprattutto risultati: è, infatti, reduce da 3 vittorie e 2 pareggi. Trova il pareggio anche con la capolista, regalando un punto a una Juventus distratta: tenta il colpaccio, che, però, sfuma con la traversa di Klose e il clamoroso palo di Keita. La scia positiva, in termini di punteggio, attesta la fine di una crisi che durava da troppo tempo.
Reja con la sua rivoluzione, coinvolge tutti, puntando anche su giocatori, che, in precedenza, non trovavano spazio. E’ tutta una questione di stimoli, il nuovo tecnico laziale ha restituito fiducia ad elementi che erano rimasti, finora, inspiegabilmente nell’ombra, quali Dias, Ledesma, Biava, Konko, Gonzales. A parte la solidità dell’organico, la Lazio, adesso, si muove su ritmi intensi, ha ben altro passo, grazie a un lavoro atletico svolto col preparatore Bianchini.
La Lazio rinasce col Reja-bis, il quale rilancia le ambizioni sia in campionato, che in Coppa Italia. L’allenatore, che ha trascorso quattro stagioni sulla panchina azzurra, ha, infatti, ammesso che schiererà la migliore formazione, per battere il Napoli e passare il turno, per poi affrontare la Roma. Attenzione Napoli!