Centro di Fisioterapia Atlantide, Lugano-Nord. Valon Behrami rilascia un’intervista ai colleghi di Blick, riguardo le difficoltà del periodo incontrato in seguito all’infortunio del 2 dicembre 2013, nella partita contro la Lazio. Accudito dal fisioterapista Roberto Marigliano, la stagione scorsa al fianco di Vladimir Petkovic con i biancocelesti, il guerriero azzurro ha espresso tutto il suo disappunto per l’accaduto: “Gli adduttori, poi la coscia, il ginocchio ed infine il piede. Il mio lato sinistro è un disastro“. La stessa gamba sulla quale ha tatuato una farfalla, un cuore e una coccinella, su esplicita richiesta della figlia di 4 anni, Sofia. “Tutto è iniziato nella partita contro la Lazio, ho avuto un colpo al piede sinistro, potevo allenarmi più di una volta alla settimana, giocavo con le infiltrazioni” dice Valon, affermando anche che “è stato il momento peggiore della mia carriera“.
Benitez decise di mandarlo a Barcelona dal professore José Maria Vilarrubias, luminare dell’ortopedia, il quale escluse categoricamente la necessità di una operazione, contrariamente alle parole del professor Ulrich Boenisch che ad Augsburg, in Germania, visitò il ginocchio di Behrami, notando dei danni alla cartilagine e consigliando di intervenire chirurgicamente.
L’infortunio, ad ogni modo, gli ha permesso di tornare a casa, nel Ticino, al Centro di riabilitazione di Lugano. Racconta che la sua “ultima buona partita fu contro l’Arsenal a metà dicembre. Ma anche allora non avvertivo più gioia e passione al momento di scendere in campo. E questo non era un buon segno“. La terapia è ormai a pieno regime. Il Professor Marigliano utilizza l’intera gamma di comuni (e meno comuni) metodi. Per Behrami prima un po’ di cyclette, successivamente alle attrezzature per il fitness. Formazione fino al limite di carico di forza. Due volte al giorno. Poi pranzo al ristorante con la moglie Elena e Sofia, poi nel pomeriggio ancora palestra, mentre la figlia prende lezioni di nuoto sotto gli occhi dei nonni Halime e Ragip. Da lunedì, Valon tornerà all’ombra del Vesuvio per un controllo medico, se il recupero dovesse continuare in maniera perfetta, non si esclude un ritorno anticipato in campo. Il 5 marzo a San Gallo gioca la sua nazionale contro la Croazia, e Valon ha le idee chiare: “In questo test, voglio esserci“.