#QUALIFICAZIONE – Senza ombra di dubbio per il Napoli, la qualificazione questa sera è la cosa più importante. La squadra di Benitez non ha giocato un calcio spumeggiate – come quello espresso in altre occasioni – ma, nonostante questo, si spalancano per gli azzurri le porte delle semifinali di Coppa Italia. Andando contro la consueta scaramanzia – croce e delizia dei tifosi partenopei- si può anche dare un’occhiata al tabellone: con la Juve eliminata, adesso c’è la Roma; l’altra semifinale è Udinese – Fiorentina…Chissà…
#SANPAOLO – Difficilmente in altri stadi d’Italia si contano 45000 presenze sugli spalti durante una partita di coppa Italia. Abbiamo ancora in mente le immagini di settimana scorsa a Milano, quando durante il match dei rossoneri c’erano poco meno di 7000 spettatori. Aiutano ovviamente i prezzi “low cost” messi dalla società, ma i napoletani storicamente non hanno mai fatto sentir meno il loro aiuto alla squadra. Sembrava una notte europea al San Paolo. Una vera sicurezza.
#TENACIA – Il Napoli a tratti ha anche sofferto le avanzate di una Lazio ben organizzata, soprattutto nella prima parte della ripresa. Le grandi squadre però si distinguono dalla forza di volontà. Appena i biancocelesti hanno pensato a difendersi, per giocarsi la qualificazioni ai supplementari, i ragazzi di Benitez sono saliti in cattedra e negli ultimi venti minuti hanno dominato. Il gol di Higuain è la ciliegina sulla torta.
#CONDIZIONE FISICA – E’ evidente un calo fisico nel gruppo. In questo mese di Gennaio, il Napoli non ha offerto i ritmi brillanti e veloci della prima parte dell’anno. Probabilmente, durante il ritiro invernale è stato svolto un lavoro per far rendere la squadra sul lungo periodo. Ora Benitez è atteso ad un Febbraio da incubo: si gioca ogni tre giorni con Serie A, Tim Cup ed Europa League. Per uscire da questo “inferno“, c’è bisogno di più freschezza.
#DIFESA – Più che i centrali, soffrono i laterali. Più volte la Lazio prova a sfondare, ma davanti ha poco peso tecnico con il solo Perea, che doveva sostenere tutto l’attacco di Reja. Nel reparto arretrato del Napoli c’è comunque insicurezza e la proiezione di questa difficoltà sono le tante palle perse sciaguratamente. Ancora una volta bocciato Revelliere, troppo anonimo in una zona critica del campo.
#REAZIONE INSIGNE – Partire con frasi fatte tipo “sono cose normali per un giocatore sostituito queste reazioni“, sarebbe troppo banale. Insigne ha sbagliato, non doveva fare quel gesto verso un pubblico che ha sempre dimostrato di amarlo e supportarlo. Il San Paolo è il suo palcoscenico e non deve lasciarsi condizionare da un periodo di difficoltà in campo, anche questo sarebbe troppo banale.
Articolo modificato 29 Gen 2014 - 23:49