Le parole dell’uruguaiano al Processo del Lunedì hanno acceso il dibattito, ovviamente. «Il nostro Napoli era più forte», ha detto Edi da Parigi. Già, il suo Napoli l’anno scorso chiuse al secondo posto alle spalle della Juve e a lungo riuscì a restare molto vicino ai bianconeri, la lotta proseguì fino in primavera. Il Napoli di Rafa ha un punto in più rispetto a quello di Mazzarri ma è terzo in classifica e la distanza dalla Juve capolista è enorme, ben 12 punti.
Due Napoli diversi, negli uomini, nel modulo tattico, nella filosofia, nella metodologia di allenamento. Praticamente due Napoli diversi quasi in tutto. Volti nuovi soprattutto in attacco con Higuain, Callejon e Mertens. Diversi i portieri, Reina e Rafael. Diverso il regista difensivo, lo spagnolo Albiol. Dal 3-5-1-1 di Mazzarri al 4-2-3-1 di Benitez: la difesa da tre è passata a quattro, c’è un uomo in meno a centrocampo e uno in più in attacco. Squadra dalla mentalità più offensiva, però molto più vulnerabile in fase difensiva. Con Mazzarri la manovra convergeva per un unico grande finalizzatore, Cavani, che vinse con 29 gol la classifica dei cannonieri. Con Rafa vanno a segno tutti gli attaccanti Un punto di contatto c’è. Il Napoli era devastante nelle ripartenze con Mazzarri e lo è ancora con Benitez. Con gli spazi più larghi si esaltavano Hamsik, Cavani, Pandev, Insigne e esattamente lo stesso sta avvenendo con Callejon, Mertens e Higuain. Tutte e due squadre compatte anche se la differenza sostanziale sta nel fatto che il Napoli di Mazzarri si difendeva con un baricentro più basso, quello di Benitez invece tiene la linea difensiva molto più alta e anche il pressing comincia con gli attaccanti già sui difensori avversari. Spettacolare il Napoli di Mazzarri, spettacolare quello di Benitez. Fiammate offensive e tanti gol. Qualche difetto simile: le amnesie difensive sulle situazioni da palla inattiva, soprattutto sui calci d’angolo.
Più forte il Napoli 2012-2013 o il Napoli 2013-2014? Quello di Cavani o quello di Higuain? Il sito del Mattino (www.ilmattino.it) ha lanciato un sondaggio e finora i lettori hanno risposto così: Cavani ha ragione per il 43 per cento; ha torto per il 53 per cento, mentre il 4 per cento ha preferito non esprimersi.
Fonte: Il Mattino