Rapido, intelligente tatticamente, sveglio, propositivo. Ma non era un pacco quel bravo ragazzo di Jorginho? Il giocatore, nonostante le critiche a Bigon piovute da mezza città, ieri ha fatto la sua partita. Il migliore in campo, forse. La più bella sorpresa, sicuramente.
Prende la palla, si propone in mezzo al campo, passaggi di qualità e tanta quantità. La cattiveria al punto giusto, quando a metà primo tempo strattona per la maglia il povero Anderson che andava via in velocità. Senza mezze misure. Un palo, un quasi gol (alto sulla traversa), una partita davvero sorprendente.
L’acquisto di Bigon, insomma, sembra davvero efficace. E con mister Benitez il giocatore non può far altero che crescere. E bene. L’unico, grande, rammarico che può agitare la piazza, semmai, è un altro: con uno del calibro di Mascherano vicino, v’immaginate che ne sarebbe stato di Jorginho? Sì, perché i grandi giocatori, proprio come accaduto con Higuain, che arrivano a Napoli, fanno crescere tutto il gruppo. E’ questa la loro valenza, il lavorio nascosto in allenamento e durante i momenti chiave.
Insomma, grande Jorginho, fidiamoci di Bigon, ed evitiamo di fischiare il primo che arriva. Non sarebbe un comportamento degno della nostra tifoseria.
Raffaele Nappi
Articolo modificato 30 Gen 2014 - 12:44