Gli azzurri carichi e motivati per il tour de force di febbraio

Poi viene febbraio con 9 partite in 29 giorni e sarà un mese duro: il campionato, l’Europa League, le due sfide in Coppa Italia contro la Roma, la necessità di dosare le forze e però senza rinunciare assolutamente a nulla: dunque, il turn-over, che diviene inevitabile. La Lazio ieri sera, l’Atalanta domenica, poi quel calendario da brividi, che non consente (quasi) di fiatare: e allora, tabella (del minutaggio) tra le mani e idee chiare.

FUORI! Qualche certezza sembra si possa cogliere, quando mancano ancora tre giorni ad Atalanta-Napoli: nell’elenco dei convocati non è entrato Pablo Armero, estromesso seriamente da un’influenza ma ormai scivolato ai margini d’una squadra nella quale ha trovato posto, dal 7 dicembre in poi, una sola volta. Ma nell’elenco della formazione di ieri, e stavolta per colpa di un virus, solo e soltanto di quello, è scomparso Miguel Angel Britos, che ha scoperto al mattino di avere una febbriciattola fastidiosa e che difficilmente può essere ritenuto abile per domenica pomeriggio.

SEMPRE LORO. Indietro tutti loro e cioè Maggio a destra, Fernandez ed Albiol nel mezzo e Réveillère ancora a sinistra: non c’è altro disponibile, nonostante il mercato abbia portato Henrique che si presenterà a Castel Volturno in giornata. E dunque, la linea non si sposta e la porta è ormai riacquisita da Pepe Reina.

TANDEM. In teoria, si potrebbe procedere con qualche avvicendamento nella metà campo; in pratica, le caratteristiche di Inler e Jorginho si sposano meglio per comporre la mediana e quindi è assai probabile che Benitez lasci invariato il tandem. Altrimenti, se proprio qualcuno dovesse rifiatare, toccherebbe a Jorginho, avendo gli svizzeri attitudine a giocare assieme. L’impressione del mercoledì sera è che nulla cambi.

TRA LE LINEE. Hamsik di nuovo in campo dal fischio d’inizio è la sorpresa infrasettimanale, è la conferma che la ricerca della manovra va trovata attraverso le partite, che diventano anche elemento «allenante»: avendo giocato poco, lo slovacco ha maggiori chances degli altri di replicare nella sfida all’Atalanta sempre che non sia uscito troppo acciaccato dalla partita di ieri, le quattro nottate per riposare agevolano le riflessioni di Benitez. A destra, e non è una impressione, lo dicono le statistiche, c’è Callejon, da ritenere un intoccabile. A sinistra, seguendo le abitudini di Benitez, si va verso il solito ballottaggio tra Mertens e Insigne, con l’olandese in lievissimo vantaggio.

AVANTI. Inutile pure perdersi in congetture, perché El Pipita è imprescindibile: volendo, ma questo lo può suggerire soltanto la dinamica della partita, l’avvicendamento può avvenire in corsa; però Pandev è ritenuto innanzitutto una seconda punta e diviene terminale soltanto nell’emergenza più assoluta; e Zapata ha bisogno di giocare quando intorno c’è maggior tranquillità «ambientale».

FONTE Corriere dello Sport

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