Saurini carica la Primavera: “Il mio Napoli vuole tutto!”

Febbraio in rigorosa apnea, un po’ come per la prima squadra. La Viareggio Cup, il campionato e dulcis in fundo (ma molto dolcemente) la Youth League con quell’ottavo da sogno. Real Madrid-Napoli, 26 febbraio, Estadio Alfredo Di Stefano. Una cosa già molto attraente solo a pronunciarla. Insomma tour de force garantito, perché poi la Coppa Carnevale si avvierà lunedì 3 proprio con il Napoli opposto alla detentrice, quell’Anderlecht che fece il vuoto giusto un anno fa. E, davvero molto ma pure sicuro, nella fase a gironi che va dal 3 al 7, si giocherà una volta ogni due giorni. Una sorta di ruota panoramica ad alta velocità.

Ma la Saurini-band ha mostrato in questa stagione di possedere insospettabili risorse e cartucce da sparare anche quando le stesse sembrano già esaurite. Insomma, gli azzurrini sono l’outsider che non t’aspetti e che ritrovi anche in posizioni impensabili. Vero Saurini? «Non posso che confermare. Ma siamo stati bravi e non fortunati. Siamo andati oltre le più rosee previsioni e questo lo penso già da un po’ di tempo. Come non mi stancherò mai di pensare e ribadire ai ragazzi che bisogna restare sempre sui pezzi, perché il cammino è ancora lungo. Soprattutto in campionato, mentre per quanto riguarda il Viareggio il tempo è circoscritto, e la Youth League ormai è entrata nel vivo».

Si aspettava il passaggio del turno in Europa?
«Se lo avessi visto in anticipo forse non ci avrei creduto. Ma per mia natura non tendo mai ad arrendermi nemmeno di fronte alle più lampanti evidenze. Ho sempre sperato in cuor mio di poter fare l’impresa. E poi così è stato. Vero è che questo successo è solo parziale, ma è già tantissimo per noi l’aver messo in riga squadroni come Borussia ed Arsenal, ma anche lo stesso Marsiglia. Che, tra l’altro, già ci sovrastavano in partenza per questioni anagrafiche. Siamo stati costretti a rendere ogni volta dagli otto ai dieci anni».
Le cose non cambiano poi di tanto in campionato, giusto?
«E’ vero. Anche lì si parte sempre con l’handicap. Siamo fra le compagini più “verdi” e questo ci penalizza di sicuro».
Però, alla luce dei risultati, non sembra poi tantissimo.
«Vero è che per ora siamo quinti ma, probabilmente, con una media-età più elevata saremmo ancora più su. E c’è da aggiungere che più si intensificano gli impegni e più si corre il rischio di accusare tale handicap. In questo mese saremo impegnati su tre fronti e, si sa bene, che i tempi di recupero fisico per i più “anziani” si accorciano. Meno male che posso contare su un gruppo fantastico: questi ragazzi, in campo come negli allenamenti, danno l’anima». Non a caso sono arrivati i complimenti anche da Benitez.
Sono “scetati”, come si suol dire.
«Sì, sono svegli ed anche bravi. Perché molte volte riusciamo a sopperire con la buona volontà ed organizzazione ai gap determinati da anzianità e caratura. Mi aspetto ancora di più per la prossima stagione, il gruppo sarà cresciuto e meglio amalgamato»Sul binario di Viareggio è in arrivo un’altra super-corazzata.
«Caschiamo male. L’Anderlecht è detentore del trofeo, sembrano davvero di un altro pianeta, ma proveremo come al solito a giocarcela».
Per quanto riguarda le altre del girone, Palermo e Apia Leichhardt, squadra australiana?
«Si andrà un po’ a tentoni. Dipenderà pure dai convocati, gli australiani sono per adesso dei perfetti sconosciuti».
Campionato, Viareggio e Youth League: le metta in ordine.
«L’ordine per me è sempre sparso. Le priorità sono solo dettate dalla cronologia, noi come d’abitudine proviamo a mettere nel mirino una cosa per volta. Adesso stiamo pensando solo ai belgi, e così via. Poi si penserà ad andare avanti in Youth, e restare in zona playoff in campionato. Un metodo che sta dando buoni risultati, no?».

Fonte: Il Corriere dello Sport

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