Il lato positivo di una serata sfortunata su alcuni punti di vista e persa distrattamente agli ultimi minuti, c’è.
Il Napoli ha onorato la coppa, coppetta o coppina (qual si voglia) tanto odiata ma tanto desiderata, in fin dei conti, da ogni squadra italiana. Per gli amanti del calcio, la seconda e la terza della classe del campionato hanno deliziato di tecnica e prodezze balistiche. Un risultato rocambolesco, dal 2 a 0 al 2 al 2 in un’ora di gioco, condita infine dalla perla di Gervè.
L’ultima semifinale giocata dal Napoli fa tornare alla mente ricordi bellissimi, esattamente nel 2012, con la vittoria sulla Juventus. Ed Esattamente due anni fa la squadra partenopea, all’andata del girone di semifinale, perdeva in casa dei toscani contro il Siena per 2 a 1.
Sembra uno scherzo del destino ed invece anche in questo caso i goal incassati sono stati, come allora, disattenzioni difensive e la rete che dimezzò il vantaggio fu realizzata dallo stesso giocatore avversario. Ieri sera anche De Sanctis ha fatto una mezza “papera” sul tiro (?) di Higuain, facendo rientrare gli azzurri in partita.
Al match di ritorno, nella bolgia del San Paolo, non ci fu storia, 2 a 0 per il Napoli e volo diretto in finale. Chissà se il fato regalerà ancora una volta questa gioia agli uomini di Benitez. Allenatore diverso, giocatori diversi ma stessa voglia di alzare quel trofeo di tutto rispetto. Ora, però, non si sfida il Siena, retrocesso quello stesso anno in serie B. C’è una Roma forte e guardinga, la quale ha anch’essa il desiderio di andare avanti e con una rosa davvero eccezionale.
I tifosi azzurri si augurano di rivivere quei momenti, forse, in questo caso, dopo un periodo di alti e bassi e contro una squadra che va sempre più in alto, la felicità non conoscerebbe limiti. Lo spettacolo porterò senza alcun dubbio tante lacrime dei sostenitori azzurri più emotivi, sperando ovviamente che siano tutte di gioia.
Articolo modificato 6 Feb 2014 - 13:14