Ci sono delle emozioni che difficilmente si possono raccontare. Ci sono racconti, momenti, immagini, cori che si tramandano di padre in figlio. E le emozioni più belle sono quelle che non ti aspetti, quelle che capitano per caso e all’improvviso. Stadio San Paolo, mercoledì 12 febbraio, il Napoli sfida la Roma per ribaltare il risultato dell’andata, conquistarsi la finale di Coppa Italia e centrare il primo obiettivo stagionale. Il pubblico è quello delle grandi occasioni e mentre le due squadre sono in campo per il riscaldamento una voce gira sulle tribune dello stadio di Fuorigrotta. Diego Armando Maradona sta venendo al San Paolo per vedere la partita al fianco di Aurelio De Laurentiis in tribuna autorità. “Portami a vedere la mia gente, quella che mi ha sempre amato” queste sembrano essere le parole che Diego ha pronunciato all’Avvocato Pisani una volta atterrato in Italia. L’attesa e l’adrenalina aumentano copiosamente. Napoli e Roma fanno il loro ingresso in campo, inizia la sfida. Un occhio al terreno di gioco e un occhio alla tribuna, si divide così lo sguardo dei presenti. Reina salva su Destro, Callejon porta in vantaggio gli azzurri e lo stadio esplode di gioia.
I giocatori escono dagli spogliatoi per il secondo tempo ma allo stadio arriva il D10S di questo meraviglioso popolo. Fa il suo ingresso, in quello che è stato il suo stadio, Diego Maradona. Il pubblico impazzisce, i cori si sprecano. Nello stesso momento in cui il popolo azzurro inneggia al passato il presente li fa urlare di gioia per il secondo gol rifilato ai giallorossi. Quel Gonzalo Higuain, lanciato nell’albiceleste proprio da Maradona, con un colpo di testa batte De Sanctis. Sembra un passaggio di poteri, Maradona che cede lo scettro al numero nove azzurro nominandolo nuovo eroe del San Paolo. La ciliegina sulla torta che rende una partita fantastica è di un giocatore che ha il nome, il tocco e l’intelligenza brasiliana ma anche il passaporto italiano.
La gara non ha più niente da dire, il Napoli conquista l’accesso alla finale di Tim Cup. Lo stadio può concentrarsi solo ed esclusivamente per il suo D10S. In tanti avranno sentito e cantato quel coro migliaia e migliaia di volte, chi allo stadio o chi semplicemente da un video perché, per motivi anagrafici, non ha potuto vivere le sue gesta. Ma si sa le cose belle passano da padre in figlio e ieri il San Paolo si è unito per intonare il suo inno: “O mama, mama, mama sai perché mi batte il corazon, ho visto Maradona, ho visto Maradona, eh mama innamorato son”.
Articolo modificato 13 Feb 2014 - 15:40