Il Napoli annienta la Roma sul piano del gioco e soprattutto del risultato. I giallorossi avevano subito così tante reti — ben tre — solamente in casa dell’imbattibile Juve, per giunta in 9.
Gli uomini di Benitez hanno dimostrato velocità ed equilibrio, pazienza e concretezza. La rinascita degli azzurri parte da quelli che erano stati finora i punti deboli della squadra: centrocampo e laterali difensivi.
Maggio e Ghoulam ottimi in fase di spinta, attenti, ma non ancora perfetti, dietro. L’algerino deve migliorare qualcosa nelle chiusure, ma c’è. Ieri la Roma è stata bloccata bene sulle fasce, punto di forza del 4-3-3 di Garcia.
Ma è soprattutto a centrocampo la svolta. Sembrano ricordi ormai lontani le prestazioni sottotono di Inler e le praterie lasciate in mediana agli avversari. Lo svizzero – 48 passaggi riusciti e 16 palle recuperate ieri sera – con Jorginho al suo fianco, si esprime ad altissimi livelli. L’italo brasiliano ha una visione di gioco fuori dal normale. Per lui trentaquattro i passaggi andati a buon fine. Ambizioso e posato, vuole sempre il massimo. “Sono contento per la vittoria, ma non totalmente della mia prestazione. Ho sbagliato alcuni passaggi banali, devo ancora migliorare”. Parole indicative di maturità. Ricorda la saggezza del primo Hamsik, già leader a vent’anni. Ed è proprio lo slovacco uno degli uomini chiave di questo Napoli. Tante critiche dopo le ultime gare non brillanti. Marek, però, è in netta ripresa. L’abbiamo visto ieri. Molto più presente, è quello che ha tirato di più in porta (Quattro volte, insieme a Callejon).Due mesi senza calcare l’erba dei campi di gioco non sono pochi. Sta riacquisendo pian piano la forma giusta. Benitez lo aspetta, il Napoli pure.
Andrea Gagliotti
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Articolo modificato 13 Feb 2014 - 12:07