NAPOLI – Le pecche in fase difensiva, il Napoli le aveva evidenziate già nella prima parte del campionato. E Benitez stava cercando in ogni modo di ovviare. Soprattutto dopo gli infortuni di Mesto e Zuniga. Addestramento continuo, sostituzione di uomini, modulo leggermente corretto. Sembrava che qualcosa fosse anche cambiato dopo la sosta invernale. Il Napoli, infatti, era riuscito a chiudere la propria porta per due gare di fila: entrambe giocate al San Paolo, con la Sampdoria e il Verona. Si trattava, invece, di casualità, tanto più che tra le mura amiche non era la prima volta che Albiol e soci erano riusciti a tamponare gli attacchi avversari: era accaduto con l’Atalanta, il Livorno, il Torino. Il Napoli, in effetti, ricadeva puntualmente nei soliti errori: due gol a Bologna, uno dal Chievo Verona, tre a Bergamo, altri tre in Coppa Italia con la Roma. Poi qualcosa è cominciato a cambiare.
Benitez ha provveduto a lanciare subito nelle mischia il neo acquisto Ghoulam (al posto di Reveillere), poi Jorginho, quindi ha chiesto a centrocampisti ed esterni di attacco di accorciare le distanze tra i reparti quando l’avversario era in possesso di palla e qualche risultato si è visto già con il Milan in campionato, quindi con la Roma nel ritorno di semifinale di Coppa Italia, infine a Sassuolo. La squadra riesce a creare la giusta densità nella zona centrale del campo, protegge meglio la linea difensiva a quattro, gli esterni d’attacco (compreso Higuain) si sacrificano abbastanza nell’azionare il pressing e andare a disturbare sul nascere l’impostazione del gioco degli avversari. I progressi raggiunti in fase di contenimento si sono visti proprio nelle ultime due gare, anche se qualcosa s’era notato già con il Milan. Evidentemente dopo la batosta con l’Atalanta, Benitez avrà intensificato gli allenamenti specifici, fornito nuovi suggerimenti, rivisto taluni movimenti. Nonché migliorata la condizione atletica di alcuni singoli, come nel caso di Maggio e Fernandez. E così il Napoli è riuscito a non subire gol per due partite consecutive.
LE RISPOSTE – La fiducia accordata da Benitez ai quattro che compongono la linea difensiva si è rivelata ben riposta. Maggio, Fernandez e Ghoulam, insieme con Albiol, hanno dimostrato di poter reggere l’urto di qualunque avversario specie se sono sempre attenti e ben protetti. La crescita, dal punto di vista atletico di Maggio e l’applicazione costante di Fernandez hanno consentito ad Albiol di dedicarsi esclusivamente ai compiti di regia e di interventi in extremis. Maggio, tra l’altro, si è rivelato anche prezioso in qualità di assist man, così come nelle incursioni a sorpresa in fase d’attacco sull’out destro.
LA SORPRESA – Ma la vera sorpresa è stato l’inserimento del franco-algerino Ghoulam acquistato al mercato di gennaio. L’esterno sinistro ha mostrato quel dinamismo e quella attenzione alla marcatura che negli ultimi tempi non era riuscito a garantire Reveillere, peraltro infortunatosi proprio a Bergamo. Ghoulam ha messo in pratica prestissimo i consigli di Benitez ed è entrato in un baleno in sintonia con gli altri compagni di reparto. Ed il resto l’ha fatto il giovane portiere Rafael, capace di non far risentire le assenze dell’esperto Reina. Insomma, il Napoli sembra aver quadrato il cerchio per quanto riguarda il pacchetto arretrato. Non resta che attendere ulteriori verifiche.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 18 Feb 2014 - 10:27