Provaci ancora Marek. Può darsi che torni a valere la regola del “non c’è due senza tre”, va a finire che quella (mini) serie interrotta può riprendere, regalandoti così il terzo pallone d’oro di casa. Calciatore slovacco dell’anno (2013), a breve la premiazione. Torna alla carica quel Marek sempre più “guaglione” che aveva già fatto la doppietta (2009 e 2010). Interrompendo la serie di Martin Skrtel, il lungagnone del Liverpool (e prima dello Zenit) , sogno un po’ proibito ma non tanto nascosto di Rafa Benitez. Il connazionale che gioca in Premier è in cima alla speciale classifica con quattro riconoscimenti, perché poi ha fatto suoi i titoli del 2011 e 2012.
Per la ventesima edizione della manifestazione organizzata dalla federazione calcio slovacca con il quotidiano Pravda (si terrà ancora a Trnava il 21 marzo), sono in lizza entrambi, con l’aggiunta di altri nomi e volti noti del panorama calcistico nostrano, come Juraj Kucka (Genoa) e Vladimir Weiss (prima Pescara e ora Olympiakos). Certo la battaglia sarà dura, ma di sicuro Marekiaro non parte battuto, anzi. Visto che, mentre il difensore l’anno scorso ha totalizzato meno presenze del solito, l’azzurro è andato come di consueto a vele spiegate, chiudendo di nuovo in doppia cifra, per la sesta volta di seguito (la settima se si conta l’ultima stagione bresciana).
RITROVATO – Se il passato prossimo risulterà determinante per l’oscar slovacco, il presente racconta di un calciatore che ha saputo gestire l’emergenza come meglio non si poteva. Senza farsi prendere dall’ansia, senza accelerare i tempi. Il dolore al piede è ormai un brutto ricordo, i due mesi senza campo già sbiaditi e capitan Marekiaro sembra rinato, soprattutto alla luce delle ultime due prestazioni. Nell’ultima, quella contro il Sassuolo, imperversando alla sua maniera. A tutto Marek, ritrovato completamente.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Articolo modificato 18 Feb 2014 - 11:10