E’ stato un danese ad imporre una vera e propria invasione spagnola in terra gallese. Due estati fa l’ormai ex Michael Laudrup, chiamato a sostituire Brendan Rodgers, aveva chiesto diversi giocatori provenienti dalla Spagna. Non per una questione di passaporto, quanto di mentalità calcistica, stile di gioco, qualità tattiche. Il suo progetto, ambizioso, era di portare un po’ di tiki taka anche a Swansea. Una piccola realtà di provincia che si confrontava con i giganti della Premier League inseguendo il difficile connubio tra risultati e bel gioco. C’era riuscito Rodgers, Laudrup voleva osare ancora di più, predicando più possesso palla, una manovra costruita sul fraseggio. Un piccolo Barcellona, si sarebbe detto più tardi, dopo che al Liberty Stadium erano arrivati il difensore Chico (proveniente dal Genoa), Pablo Hernandez dal Valencia e Michu. E proprio il trequartista ex Rajo Vallencano sarebbe stata la rivelazione della stagione, fino a trascinare lo Swansea alla vittoria in Coppa di Lega. Ma i tre spagnoli non erano stati gli unici arrivi dalla Liga: dall’Osasuna era arrivato anche Roland Lamah, dal Villarreal l’olandese Jonathan de Guzman.
LUCI DELLA RIBALTA – Una stagione da incorniciare, la migliore nella storia del club gallese, che ha convinto i dirigenti dello Swansea a proseguire lungo la rotta tracciata. Insistendo nella contaminazione con il calcio iberico. Rotta verso la Spagna, il calcio prediletto da Laudrup. Così la scorsa estate la compagine spagnola si è arricchita di altri quattro innesti. Dal Real Betis sono stati acquistati José Alberto Cañas e Alejandro Pozuelo, dal Getafe l’attaccante Alvaro Vazquez, dall’Espanyol lo stopper Jordi Amat. Senza dimenticare Angel Rangel, ormai da sette anni allo Swansea, divenuto nel frattempo un gallese d’adozione.
Quest’anno però lo Swansea, nonostante l’integrazione dei nuovi spagnoli, non è riuscito a bissare l’esaltante cavalcata compiuta 12 mesi fa. Dopo essersi preso qualche soddisfazione, non ultima la prima vittoria di sempre all’Old Trafford ma anche la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, Laudrup è stato esonerato. Ha pagato i cattivi risultati (una vittoria nelle sue ultime 10 gare in panchina) che avevano portato lo Swansea a due soli punti dalla zona retrocessione. Al suo posto è stato promosso il difensore Garry Monk. Una soluzione interna: una scelta in nome del pragmatismo e del ritorno alla concretezza richiesta dalla lotta per la salvezza. Adesso il bel gioco può attendere, c’è da salvare la categoria. Priorità assoluta. Che Monk ha interpretato al meglio: una vittoria e un pari nelle sue prime due partite di campionato. L’eliminazione dalla FA Cup nell’ultimo weekend è sembrato un sacrificio sull’altare della salvezza. Ma con il Napoli giura che cercherà di giocarsela. Con i suoi spagnoli.
FONTE Corriere dello Sport