Un leone in gabbia arrivato nel peggiore dei momenti, ecco chi era Josè Vidigal, portoghese di adozione e angolano di nascita, un centrocampista rude, roccioso, spesso al di sopra delle righe, ma in grado di fare da diga e talvolta in grado di dare valore alla sua esuberanza fisica attraverso inserimenti irruenti capaci di far crollare le mura avversarie. Questo fu sulla carta il calciatore, purtroppo non corrisposta la realtà dei fatti che parla di un calciatore investito da una serie di infortuni che lo hanno frenato in maniera determinante proprio nei momenti clou della sua carriera, quando era necessario farsi trovare pronto e quando la storia chiedeva una risposta concreta. Arrivato in azzurro a seguito di una richiesta specifica del boemo Zeman appena sedutosi sulla panchina azzurra, Josè avrebbe dovuto formare sin da subito assieme con Jankulosky, Matuzalem e Pecchia il poker di centrocampisti calato sul tavolo del campionato di Serie A appena conquistato grazie alle gesta del duo Novellino-Schwoch.
La colpa, probabilmente, è da attribuirsi alla sua scarsa predisposizione alla gestione della sua esuberanza, che troppo spesso lo ha portato a saltare le gare per squalifica, talvolta a causa di espulsioni ingiustificate, frutto di una inefficienza nel trattenere la rabbia sportiva che in altri frangenti si tramuta in grinta, in forza d’urto dirompente in grado di spingere il cuore oltre l’ostacolo. Invece per Vidigal quella forza nervosa era necessariamente da trasformare in falli più o meno duri, in alcuni episodi evitabili con un approccio tattico più saggio (altra pecca
86 presenze ed otto reti con la maglia del Napoli, è’ indubbiamente da sottolineare la verve che Vidigal non risparmiava mai quando scendeva in campo, sputava sudore e sangue nonostante i risultati gli hanno troppo spesso dato torto. Resta la figura di un centrocampista su cui si sarebbe dovuto lavorare con una certa accuratezza che in quegli anni mancava dannatamente in società, fin’anche nello staff partenopeo, ma che forse avrebbe restituito un calciatore più completo, testato e pronto per dimostrare a tutti quanto sia importante lavorare per migliorarsi.
Di seguito il video della vittoria degli azzurri contro il Palermo nel dicembre 2001, dove si può ammirare la rete del momentaneo pari di Vidigal:
Articolo modificato 21 Feb 2014 - 19:58