Ci mancava solo l’infortunio di Rafael. Il Napoli, ha ufficialmente vinto lo scudetto della sfortuna.
Difficilmente qualche altra squadra riuscirà a toglierglielo, la Fiorentina forse, ma la squadra partenopea ha visto “mancare” i suoi uomini nei momenti più delicati del campionato e delle coppe e durante il “top” della loro forma fisica.
I portieri, perni principali degli undici in campo, fanno il lavoro sporco, quello difficile, quello che ti può salvare una partita.
Reina adesso non è solo, c’è un “terzo” che con la maglia del Napoli ufficialmente non ha mai giocato ma nello spogliatoio si è fatto spesso sentire.
Roberto Colombo, grande professionista e persona, é arrivato con tanta umiltà all’ombra Vesuvio nel 2011. Cresciuto nel vivaio del Milan, tra l’altro anche sua squadra del cuore, ha giocato in serie minori per poi approdare in B col Bologna e legarsi successivamente a questo club importante come terzo, inizialmente, di De Sanctis e Rosati.
Lui si è sempre detto “pronto” a dare il meglio di sé con tale maglia e probabilmente mai come ora, con un Reina non in perfetta forma e un portiere svincolato non ancora preso, potrebbe servire più che mai. Mister Benitez lo stima particolarmente, definendolo “un esempio per tutti compagni e sempre dedito alla sua professione“.
Oltre ad essere un giocatore di calcio, ama molto fare l’imitatore, in particolare di Berlusconi, è inoltre laureato in Scienze Politiche e nello spogliatoio ha sempre una battuta pronta.
Ha visto nascere entrambe le figlie vestendo questa maglia e chissà se grazie all’azzurro potrà vivere un’altra emozione fortissima: difendere finalmente i pali del Napoli.
Articolo modificato 23 Feb 2014 - 13:17