Alla Real casa. La Ciudad Deportiva, stadio Alberto Di Stefano. Partenza martedì per Madrid e volo a planare, coi sogni, il giorno dopo in campo. Partita secca. Ottavi di finale della Youth League, la Champions dei giovani. Lì, la Juventus, per intenderci, nel girone ne ha presi sei. E’ dura. Qualità Real. E tradizione. Morientes l’allenatore. Zidane, Enzo Zidane, figlio di Zizou, trequartista pure lui coi piedi baciati da papà: un talento. Il colombiano Narvaez il bomber. In patria è già il nuovo Radamel Falcao. Sognava di fare il cantante, è finito a… suonarle alle difese avversarie. Cinque gol nelle qualificazioni. Cinque quanti ne ha segnati Tutino, principe anche lui, azzurro però. E’ l’asso nella manica di Saurini. Napoli a testa alta. Già orgoglioso e fiero. L’unica squadra in Italia ad essere passata. E il girone era lo stesso dei grandi, della morte: Borussia Dortmund, Marsiglia e Arsenal.
Bravo Napoli. E non è chiusa qui. Ora il piacere di esserci, di giocarsela. Si parte martedì, tutti i dirigenti al seguito. Bifulco, stirato, rischia di stare a casa. Contini il portiere a metà tra Primavera e prima squadra. Guardiglio, Lasicki, Luperto e Anastasio i quattro dietro. Palmiero e Romano a centrocampo. Tutino, Gaetano (il 10) e Liivak, i tre dietro Rubino. Splendente. Come il Napoli che vuole brillare a Madrid.
FONTE Corriere dello Sport
Articolo modificato 23 Feb 2014 - 10:19