Napoli favorito, più Higuain che Gilardino ma attenzione al genoano che vive il suo momento di grazia. Andrea Carnevale, ex bomber napoletano degli scudetti, da circa dodici anni lavora con l’Udinese: immagina così la sfida di questa sera al San Paolo. «Sulla carta non dico che non c’è partita ma quasi. Dipende da come giocherà la squadra di Benitez: la sua forza è riconosciuta ma la storia di questo campionato dice che è inciampata spesso al San Paolo e proprio contro le piccole squadre. Per continuare la rincorsa al secondo posto non è più consentito sbagliare questo tipo di match».
Il Napoli è reduce dalla partita in chiaroscuro di Europa League, giocare dopo quattro giorni potrebbe essere penalizzante?
«Giocare in Europa è sempre una grande soddisfazione, per i giocatori e per il club. Sicuramente si può fare meglio rispetto a giovedì scorso ma il passaggio del turno è alla portata: non sarà facile per gli inglesi venire a giocare a Fuorigrotta e portare via la qualificazione. È da mesi, anzi da anni, che il Napoli gioca le coppe, non credo sia un problema enorme gestire le risorse tra il campionato e le altre competizioni. Il Napoli sta crescendo parecchio anche da questo punto di vista».
Merito di Benitez?
«Nessuno mette in dubbio le qualità dell’allenatore. Ha cambiato il gioco del Napoli, diventato più offensivo e spettacolare. I suoi schemi sono consolidati, bisogna dargli tempo e avere rispetto degli allenatori».
Azzurri favoriti contro i ragazzi di Gasperini, allora?
«Parliamo di una formazione che in attacco ha un potenziale decisamente oltre la media. Occhio però al Genoa che con Gasperini ha cambiato marcia: non è più ossessionato dalla classifica e ha maggiore tranquillità rispetto a qualche mese fa. È una delle poche squadre che in trasferta non fa le barricate».
Spesso contro questo tipo di avversari, gli azzurri hanno fallito l’approccio alla gara: un problema di scarsa concentrazione?
«Non lo so però è difficile per tutti affrontare formazioni che si difendono in nove o in dieci. Il Napoli negli ultimi anni ha divertito tutta l’Italia, la società ha messo in piedi un organico competitivo e ha operato bene anche sul mercato di gennaio: adesso Benitez ha una rosa vasta e di qualità».
L’arrivo di Jorginho ha rivitalizzato anche l’ex udinese Inler.
«Personalmente stravedo per Gokhan, da noi era un fenomeno e aveva carisma. Lo prese il Napoli ma ce lo chiedevano tutti. Il suo rendimento dipende dal modulo tattico ma, da quello che noto, le sue recenti prestazioni sono salite parecchio di tono. Può diventare una bandiera di questo Napoli».
Un certo Higuain fa la differenza…
«Grandissimo giocatore e bomber vero. Sa fare tutto, è validissimo anche in fase di assist. Al suo primo anno nel nostro campionato sta mettendo in evidenza tutte le sue qualità, che non sono poche. Non dimentichiamo che viene dal Real Madrid e che è un titolare nell’Argentina».
Potrebbe rifiatare un attimino, Pandev scalpita.
«Ho conosciuto poco tempo fa Goran: sono andato in Macedonia a veder giocare un centrocampista che mi interessava e lui mi ha aiutato tantissimo. Pandev è un goleador straordinario, farebbe il titolare ovunque. All’andata ha deciso il match di Genova, chissà che non faccia la stessa cosa anche stasera. Ma Higuain vuole giocare tutte le partite come è ovvio che sia».
Il Mondiale che si avvicina ha risvegliato Gilardino.
«Un bomber di razza, per lui parlano i gol. Lo stimolo della Nazionale trasforma chiunque nell’anno dei Mondiali. Il Napoli deve fare attenzione soprattutto a lui, in questo momento ogni pallone che tocca lo mette dentro».
Fonte: Il Mattino