A fare 13, alla fine, è stato soltanto lui, Gonzalo Higuain: niente vittoria con il Genoa, niente fiesta, però almeno la sua personale scalata può continuare con la tredicesima firma in calce al campionato. Sì, il Pipita non si ferma: 19 le reti messe in fila finora nella sua prima stagione italiana, distribuite, da vero democratico del gol, tra serie A e coppe. Manca l’Europa League, per completare la collezione, però tutto sommato la chance di chiudere il cerchio è dietro l’angolo: giovedì con lo Swansea servirà il miglior Higuain, anzi servirà il miglior Napoli per dimenticare Calaiò e un pareggio amaro come pochi altri. La Roma, nel frattempo, scappa, corre come un treno, e sarà proprio questo il prossimo appuntamento del campionato del Pipita: l’ammonizione rimediata ieri lo costringerà a saltare la trasferta di Livorno, e dunque il San Paolo lo rivedrà all’opera a marzo, per la precisione il 9, in quella che, diciamola tutta, potrebbe davvero essere una delle ultime chance di agganciare il secondo posto che vale la Champions dei gironi. E dunque un’estate più serena.
DELIZIA E CROCE. E allora, la tredicesima conquista di Gonzalo il grande. Uno spietato. Un campione vero che, anche ieri, soprattutto nel primo tempo, ha regalato delizie agli amanti del gioco nonostante la croce del risultato finale: dal gol, un bacio con il tocco sotto di velluto all’assist perfetto di Hamsik, alla combinazione tutta tacchi con Callejon e alle saette scoccate verso la porta di Perin. Se fosse arrivata la vittoria, a onor del vero, sarebbe stato molto diverso il racconto della partita di Higuain, però tutto sommato anche ieri la tradizione è stata confermata: quando segna lui, il Napoli non perde mai. Magra consolazione, siamo d’accordo.
I GRAFFI. Sì, non è andata come speravano Rafa e i suoi ragazzi, ieri, però la collezione del cacciatore Pipita si arricchisce di un altro trofeo: il Genoa, infatti, è la tredicesima squadra graffiata con gli artigli dell’attaccante di razza tra campionato, Champions e Coppa Italia. L’elenco completo: Chievo, Bologna, Atalanta, Milan (3 gol), Torino (2), Lazio (3), Inter, Cagliari, Genoa, Roma, Borussia Dortmund, Arsenal e Olympique Marsiglia (2). I dettagli: 13 gol in campionato; 4 in Champions; 2 in Coppa Italia. Manca l’Europa League per calare il poker d’assi, per fare l’en-plein: lo Swansea è avvisato. Soprattutto dopo i due pareggi messi insieme in cinque giorni. Le cinque giornate di un Napoli che deve tornare a vincere già giovedì: obbligatoriamente, per passare il turno. Non esiste altra combinazione. Non esistono seconde possibilità, questa volta.
RIVINCITA CHAMPIONS. Dopo la seconda con i gallesi, dicevamo, nel fine settimana il Pipita si metterà comodo: per lui, diffidato e ieri ammonito, domenica sarà una giornata di pausa. Farà il tifoso, niente sfida con il Livorno: un turno di squalifica, la valigia (leggera) per l’amichevole con la Seleccion da giocare – insieme con il collega Fernandez – il 5 marzo a Bucarest con la Romania e poi sotto con la Roma. La seconda della classe, la vera rivale degli azzurri: dopo la grande notte di Coppa Italia, la rivincita di campionato sarà sotto il segno della Champions.
HOLA, CARLITOS. Non è una questione personale, invece, il duello con Tevez. Carlitos il cuore Boca che, dall’alto del primo posto in bianco e nero, comanda la classifica dei cannonieri con 14 gol – insieme con lo sfortunato Giuseppe Rossi – e che Gonzalo, figlio del River, insegue a quota 13 insieme con il napoletano Immobile e l’eterno Toni. Un esaltante Superclasico a distanza. Destinato a prolungarsi fino alla fine a colpi di classe. Tutta argentina.
FONTE Corriere dello Sport
Articolo modificato 25 Feb 2014 - 13:19