Puntata numero cinque di “In Casa Napoli”. Ospite di eccezione della serata è il portiere azzurro Valon Behrami. Il centrocampista ieri è stato uno dei migliori nella prestazione degli azzurri che ha portato al pareggio interno contro il Genoa. Lo svizzero è pronto però a cercare il riscatto conto lo Swansea. Ospiti della trasmissione, in veste di opinionisti, sono Andrea Pressenda, Xavier Jacobelli, Pino Taglialatela, Beppe Savoldi, Biagio Izzo e Raffaele Auriemma. Ecco le parole di Behrami:
Forma fisica – Ieri mi sentivo bene, avevo preso un altro brutto colpo ma ho recuperato in pochi giorni. Adesso sono pronto per giocare. Il nostro staff medico è ottimo, lo si è visto con il recupero di Mesto che ha bruciato le tappe.
Genoa – E’ cambiato il ritmo tra primo e secondo tempo. Nella prima parte eravamo bravi ad attaccare, ma poi nella ripresa – nonostante un Genoa passivo – abbiamo abbassato il nostro livello. I rossoblu non hanno avuto grandi occasioni ed hanno segnato solo con la punizione. Non credo che fosse giusto il pareggio perchè non abbiamo mai sofferto. Comunque ne abbiamo avute tante di queste partite. Dobbiamo mostrare un po’ più di esperienza nel mantenere il risultato e nel chiudere le partite al momento giusto. Come l’anno scorso, non siamo in grado di gestire il vantaggio. Calaiò questa notte non ci ha fatto dormire…
Piccole squadre – E’ un dato evidente che abbiamo perso numerosi punti con le mediopiccole. Ma non siamo ancora a livello di vincere un campionato, perchè quando siamo al 100 % possiamo fare qualsiasi cosa. E’ chiaro che quando si vanno ad affrontare grandi squadre, come la Roma, cambiano attenzione e motivazione.
Mentalità – Quando cambi mentalità, come non abbiamo fatto con Benitez hai bisogno di tempo e di giocatori giusti. Noi sino ad ora abbiamo fatto una buona stagione se si vedono i risultati ottenuti. Il problema è che in città non c’è grande equilibrio nel giudizio. Il mister ci chiede sempre di migliorare, in fase di possesso palla vuole che siamo più veloci ed efficaci.
Jorginho – E’ un grande giocatore, con grandi qualità e credo che sia un giocatore da Nazionale. A centrocampo siamo molto forti, possiamo abbinare tante coppie e il risultato in termini di qualità non cambia. La sua assenza si è sentita molto in Europa League.
Swansea – L’Europa League è un nostro obiettivo. E’ un bene per tutti andare bene in questa competizione per avere un palcoscenico importante. Già siamo in finale di Tim Cup. Adesso dobbiamo dimostrare di saperci riscattare anche se sarà dura perchè sappiamo che sono una ottima squadra. Per la preparazione, abbiamo parlato molto dell’atteggiamento dopo la gara di andata. Noi siamo una squadra dove tutti ed undici devono essere al massimo. Non credo cambieremo modulo, anche perchè sono sette mesi che andiamo avanti così. Gli esterni devono riuscire a lavorare bene e devono essere nella posizione giusta per seguire le traiettorie difensive.
Maradona – Diego è un grandissimo campione ed un grandissimo amico.
Aggressività – Nella vita sono molto tranquillo. Quando sono nervoso sto molto in silenzio e parlo poco. Diciamo che mi sfogo in campo…Comunque anche se sono considerato uno dei più “cattivi” della Serie A, voglio ricordare di non aver mai fatto male a nessuno. Da papà sono molto tenero, perchè mia figlia è la mia gioia. La Svizzera è nel mio cuore, anche se non sono nato li ed all’inizio non ero ben voluto. Sono molto riconoscente a questa nazione e mi emoziono ogni volta che vado a giocare in Nazionale.
Gol – Sto perdendo quest’abitudine perchè sono molto lontano dalla porta. Rispetto all’Inghilterra qui gioco più arretrato, mentre li ero più offensivo. Adesso mi diverto molto a giocare in questo ruolo di copertura. Zola mi trovò una nuova posizione poi mano mano ho sempre fatto passi verso la zona difensiva. Credo sia la soluzione migliore mettere giocatori con più qualità nelle zone offensive. In Inghilterra sono migliorato molto e sono tornato da li con un’altra mentalità.
Napoli – Venire qui è stata una grande scelta. Rappresentare questa maglia ed il suo popolo è un motivo di orgoglio e capisco il calore che giorno dopo giorno cresce in città. Conosco che vestire la maglia azzurra è un qualcosa che va oltre il semplice gioco del calcio. Qui ci sono ancora tante sfide da fare e sappiamo che la strada che stiamo seguendo ci conduce a qualcosa di grande.