Insigne, il re delle coppe che vuol stupire ancora

E sono sei, due dei quali in serie A, uno in Coppa Italia e tre fra Champions ed Europa League. Tra l’altro un record visto che ha segnato in tutte le competizioni in cui il Napoli è impegnato. Lorenzo Insigne quando si parla di Europa ritrova tutto il suo feeling con il gol. Cross a spiovere, spizzata di Higuain e pallonetto delizioso a scavalcare il portiere. Poi sotto la curva a festeggiare come un bambino per aver sbloccato il risultato. Il passo necessario per mandare il Napoli agli ottavi.

In Europa è il terzo gol in questa stagione. Aveva rotto il ghiaccio con una magistrale punizione contro il Borussia Dortmund al San Paolo. Poi replica al Signal Iduna Park con un sinistro mortifero per battere Weidenfeller. Ieri la terza rete che ha coronato una bella prestazione dell’esterno di Frattamaggiore. E quando è stato sostituito lo stadio gli ha tributato il giusto applauso. Una sostituzione, ha spiegato Benitez, dettata più dal fatto di avere in campo due attaccanti con caratteristiche diverse. Mertens bravo negli spazi, Callejon nel contrattaccare quando lo Swansea avanzava.

Che potesse essere la sua giornata lo si è capito dopo cinque minuti con una bordata finita alta sulla traversa. Poi è lui che dà il via all’azione con la quale Higuain si mangia un gol fatto sparando alto di piatto. Nella ripresa, con un Napoli senza verve offensiva, il primo tiro porta la sua firma al 20’. Dribbling ubriacante su due avversari e pallone sul sinistro che si spegne tra le braccia di Vorm. Decisamente una bella partita per un ragazzo che, da quando ha ripreso a lavorare con convinzione sembra essersi lasciato alle spalle tutte le problematicità affrontate nella fase centrale della stagione.

Ieri, fino alla sua sostituzione, sembrava l’unico in grado di saltare secco l’avversario. Il solo modo per convincere non solo Benitez nel turnover che attua partita dopo partita ma anche Prandelli per il mondiale brasiliano. Giocare così è un lasciapassare necessario per salire sull’aereo per il Brasile e disputare il mondiale da protagonista. «Un giocatore importante deve saper fare tutto – ha detto il suo procuratore, Fabio Andreotti – coprire, segnare, impostare, fare assist. Non dimentichiamo che Insigne ha colpito sei o sette pali in questa stagione. In fase realizzativa si può perdere un po’ di lucidità quando il lavoro viene svolto anche in fase di copertura, ma anche sotto questo aspetto Lorenzo sta crescendo».

Fonte: Il Mattino

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