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Pepe sul mercato verso giugno. Pepe come Reina, che è in prestito e in transito, e poi uno sguardo dritto al romantico passato, al presente solido e al futuro scintillante. Tipo quello della stellina del Real, Alvaro Morata, o del gigante francese dalla pelle come l’ebano che il Napoli ha cominciato a trattare con una certa serietà sin dagli ultimi giorni del mercato di gennaio: Kalidou Koulibaly. Tutto qua? Soltanto l’aperitivo, qualche stuzzichino in vista del grande banchetto che andrà in scena alla fine del campionato. A cavallo del Mondiale. In estate, insomma: perché è in quel frangente che sarà costruita la squadra scudetto. Parole di Aurelio De Laurentiis. E allora, uno sguardo al futuro. Agli affari che saranno, che potrebbero essere e magari anche quelli che profumano di amarcord. Beh si sa, lo dicono anche le canzoni (di Venditti), certi amori non finiscono mai, fanno giri lunghi e larghi e poi ritornano, però in questo caso la storia è bella complicata: perché se è vero che il feeling tra Napoli, il Napoli ed Ezequiel Lavezzi è ancora intenso, lo è altrettanto che l’attaccante argentino è costato un occhio al Psg non più tardi di due estati fa. Storia difficile, d’accordo, ma giocatore sicuramente cedibile.

POCHO. Il mai dimenticato Pocho, incontrastato idolo del popolo azzurro del dopo-Maradona, è tra l’altro già stato oggetto di una sorta di discreto sondaggio invernale: una chiacchierata con gli sceicchi di Francia – o giù di lì -, una valutazione a trecentosessanta gradi e poi la conta delle pretendenti di Ezequiel il fulmine: mercato in Italia, mercato in Inghilterra e un contratto ancora lauto e soddisfacente con il Psg fino al 2016. Cosa accadrà? Parola ai protagonisti: «Il ritorno di Lavezzi? Se Benitez ritiene che può interessare, si vedrà», disse De Laurentiis qualche settimana fa. Poi, il cult di un Pocho che, giorno dopo giorno, sembra allontanarsi gradualmente da Parigi: «Se dovessi tornare in Italia, Napoli sarebbe la prima scelta». L’estate sarà calda.

IN SPAGNA. Sì, e lo sarà a prescindere da Lavezzi: perché, giova ricordarlo, è una squadra da scudetto che il presidente azzurro vuole costruire. E così, al di là dell’interessante giovane Koulibaly, un francesino di origini senegalesi di 22 anni che spopola al centro della difesa del Genk, in Belgio, la squadra di mercato dovrà mettersi sulle tracce delle prime scelte di Rafa: gente da Champions, gente da scudetto del calibro di Higuain, Callejon, Mertens, Albiol. Magari un altro uomo Real come Morata, attaccante 21enne pieno zeppo di talento, o magari Song Bilong (26), il gigante camerunense del centrocampo che con il Barça gioca poco e che Benitez cerca da un bel po’. Lui come il collega argentino, Javier Mascherano (29), altro pupillo intramontabile. A completare il tris, il mediano brasiliano, Fernando, del Porto (26): la sfida di Europa League servirà a guardarlo più da vicino.

LA DIFESA. L’altra partita, invece, dovrà essere giocata nel pacchetto arretrato: perché d’accordo un centrocampista completo, ma la squadra sarà rinforzata sin dalla difesa. In porta? Beh, Rafael ha dimostrato di essere (davvero) bravo quanto sfortunato, e anche se Reina alla fine dovesse continuare a confermare l’adios, Rafa avrebbe l’agio di vivere senza affanni particolari. Fermo restando l’ingaggio già ufficializzato di Mariano Andujar dal Catania (30). Gli obiettivi primari? Si tornerà alla carica per il poker che viene dalla Premier: Skrtel e Agger (Liverpool) Vermaelen (Arsenal), Vertonghen (Tottenham). A proposito: ieri, il Daily Mirror raccontava di un interessamento per il centrale dello Swansea, Ashley Williams (29).

RINNOVI. Sul fronte dei rinnovi, Rafa, come ha già dichiarato pubblicamente, ha proposto il prolungamento del contratto che lega Mesto al Napoli. Il club, nel frattempo, discute con Dzemaili (finora senza grandi intese).

FONTE Corriere dello Sport

Articolo modificato 4 Mar 2014 - 10:31

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Scritto da
redazione