Puntata numero sette di “In Casa Napoli”. Ospite di eccezione della serata è l’attaccante azzurro Josè Callejon. Lo spagnolo ieri è stato il protagonista assoluto della vittoria contro la Roma: un suo gol di testa ha permesso alla squadra di Benitez di sconfiggere i giallorossi. Ora la sfida per il secondo posto in classifica è ufficialmente aperta. Ospiti della trasmissione, in veste di opinionisti, sono Xavier Jacobelli, Pino Taglialatela, Beppe Savoldi, Biagio Izzo e Raffaele Auriemma. Ecco le parole di Callejon:
Porto – E’ una sfida importante perchè loro sono una squadra a livello di Champions League. Grande partita ed impegno importante per noi
Mondiale – Non so se andrò in Brasile per il Mondiale. Io faccio sempre il massimo e lavoro al massimo, poi se dovesse arrivare una convocazione sarei felice…
Finale Coppa Italia – Per noi è un titolo importantissimo da vincere e potrebbe essere il primo di una lunga serie.
Mertens – Dries ha una velocità immensa ed ha anche un’ottima tecnica. E’ quasi imbattibile nell’uno contro uno e credo sia un giocatore completo. Penso possa esser un grande protagonista ai Mondiali con il Belgio
Prossimo gol – Credo che se dovessi scegliere un gol da fare nelle prossime cinque gare, ovviamente sceglierei di farlo allo Juve. Anche i tifosi lo desiderano.
Crescita Napoli – Credo ci voglia un altro anno per arrivare a lottare ai livelli della Juve. Magari con qualche nuovo arrivo e con qualche innesto, possiamo iniziare a competere per lo scudetto.
Mourinho – Ancora oggi sento Josè Mourinho. Ci scambiamo qualche messaggio, ad esempio per Natale o anche quando si congratula per qualche gol. Con lui sono in ottimi rapporti.
Arrivo a Napoli – Quando sono arrivato qui, i tifosi mi vedevano come uno che veniva da Real, ma che giocava poco. Io credo che il lavoro sia sempre la cosa più importante e sono contento quando vado a casa tranquillo di aver dato il massimo. Volevo giocare di più a Madrid all’inizio, ma poi ho accettato perchè mi ha chiamato il Benitez che mi ha dato fiducia. A Dimaro dissi al mister che mi ha messo troppa pressione per quel discorso dei 20 gol, ma lui conosceva le mie caratteristiche. Nel primo gol contro il Bologna, ho capito che questa di venire a Napoli era stata la scelta buona…
Roma – Ieri la gara è stata perfetta perchè l’importante era vincere. Abbiamo fatto un gol più dell’avversario, ma era fondamentale uscire con i 3 punti. Anche il mister ci ha detto che abbiamo ottenuto un risultato importante…Nella parata di De Sanctis ho guardato il portiere. Per me è stato un miracolo. Al San Paolo abbiamo molta fiducia e giochiamo bene, quasi sempre segnamo. Siamo contenti di aver battuto due volte la Roma. Con questa partita che abbiamo vinto siamo un poco più su, ma dobbiamo avere la stessa mentalità quando giochiamo con le piccole.
Piccole – Spesso una partita non è come la immaginiamo. Conta ovviamente anche il fattore motivazionale. Le squadre piccole giocano anche una partita diversa, perchè loro si chiudono e noi dobbiamo attaccare per rompere la difesa. Poi siamo molti nuovi, ci vuole del tempo per maturare.
Tour de force – Sarà difficile per noi perchè giochiamo tante partite in settimana e qualcuno inizia a sentire la stanchezza.
Reina – E’ fondamentale avere un portiere come lui. Si è vista ieri la sua importanza. Lui ha sempre le vesti di un leader, io lo vedo molto come una guida. Io vorrei tanto che lui restasse qui anche perchè è innamorato di Napoli
Hamsik – Sta facendo un buon lavoro. Siamo un gruppo e se uno non corre, dobbiamo impegnarci tutti di più.
Ruolo – Io mi trovo bene ovunque mi mette il mister. Nella mia carriera ho anche giocato da centravanti e anche il quel ruolo sento bene la partita. Quando ero più giovane, facevo la punta, era il mio ruolo preferito, poi con gli anni sono arretrato
Fratello gemello – Ho un fratello gemello che gioca a calcio. La sua squadra è in Bolivia, molto distante da me. Insieme abbiamo anche un centro sportivo per bambini piccoli. Abbiamo giocato insieme a livello giovanile. Sino ai 21 anni abbiamo giocato insieme al Real Madrid, poi lui è andato al Maiorca ed io all’Espanyol.
Flamenco – E’ la mia musica preferita. L’ascolto sempre prima della partita, mi carica molto.
Articolo modificato 10 Mar 2014 - 22:44