Reina, Callejon ed Albiol i moschettieri di Rafa: il futuro azzurro parlerà ancora spagnolo

Se li è scelti personalmente quando ha deciso di partecipare al progetto Napoli. Li ha chiesti e ottenuti, nello scorso luglio, perché diventassero parte integrante della sua seconda avventura italiana. E allora, Rafa Benitez ha puntato sulla Spagna, indirizzandosi sull’usato garantito, su giocatori che si sarebbero potuti rilanciare lavorando con lui. È nato così il Napoli spagnolo, quello che sta facendo sognare un’intera città. La vittoria sulla Roma, seppur meritata soltanto in parte, ha rimesso in piedi l’ambizione di arrivare alle spalle della Juve e di accedere alla Champions League per via diretta. Un piccolo traguardo, lontano appena tre punti, anche se la Roma deve ancora recuperare la partita col Parma.

Asse portante – È spagnolo, dunque, il trio su cui Benitez sta costruendo il Napoli del futuro. Tre giocatori che costituiscono l’asse portante della squadra insieme con Gonzalo Higuain. C’è Raul Albiol al centro della difesa, e al suo fianco sta crescendo anche Federico Fernandez, il giovane difensore della nazionale argentina, bocciato da Mazzarri e titolare inamovibile con Benitez. Nonostante le numerose amnesie avute dai difensori fin qui, Albiol resta il punto forte dinanzi a Pepe Reina, l’uomo che ha garantito alla squadra almeno 7-8 punti in campionato e il passaggio del turno in Europa League, contro lo Swansea.

Prodigi – Quelli dell’ex numero uno del Liverpool sono di grande qualità e concretezza. Sono serviti per accorciare le distanza dalla Roma e, dunque, dal secondo posto. Il vero enigma riguarda il futuro, non si sa come andrà a finire la storia del prestito. Reina dovrà tornare a Liverpool, a fine stagione, ma non ci resterà. Barcellona dovrebbe essere la nuova destinazione, Benitez non mollerà la presa, provando a convincerlo di restare.

Vice Higuain – Soltanto il Pipita ha fatto meglio di José Callejon, che col gol alla Roma ha raggiunto quota 15 reti in stagione (10 in campionato, 3 in Champions League e 2 in Coppa Italia), un rendimento eccellente se si considera che questo è il suo primo anno in Italia. «Sono venuto a Napoli perché volevo giocare con maggiore continuità, a Madrid non avevo avuto grandi spazi. Poi, sono rimasto affascinato dal progetto che mi è stato prospettato da Benitez prima di venire qui. Oggi, sono un uomo felice, così come lo è la mia famiglia, mi auguro di restare qui a lungo», ha spiegato l’attaccante spagnolo parlando all’emittente tv Piuenne.
Stregato Lo è totalmente, dall’affetto della gente e dalle tante attenzioni che riceve ogni volta che esce di casa, il legame con la città è straordinario. Di sicuro, il suo futuro è legato molto a quello di Rafa Benitez, colui che l’ha convinto a lasciare Madrid. Napoli lo ha rapito e lui s’è conquistato l’amore della gente a suon di gol. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello realizzato alla Roma che ha mandato in visibilio il San Paolo. «Si, è stata una rete pesantissima, ma spero di farne ancora tante altre da qui a fine stagione. C’è una finale di Coppa Italia da disputare e siamo ancora in corsa per l’Europa League. Qualcosa vinceremo, sono sicuro. E se dovesse arrivare anche il secondo posto, allora sarebbe una stagione da incorniciare. Per fare un Napoli ancora più grande ci vuole qualche altro giocatore come quelli che già ci sono. Il nostro obbiettivo è vincere lo scudetto entro una o due stagioni», ha concluso Callejon.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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