La vigilia del match contro il Porto ha un sapore diverso rispetto a quella vissuta con lo Swansea o persino prima del girone di Champions League. A parte lo splendido ed indimenticabile esordio al ‘San Paolo’ contro il Borussia Dortmund e lo spareggio da dentro-fuori contro l’Arsenal infatti, ogni gara rimandava a quella successiva per il verdetto finale. Ma non domani. Imporsi contro i portoghesi lontano dalle mura amiche sarebbe una bella e decisiva prova di maturità da parte di Higuain e compagni che ultimamente si stanno dimostrando cinici e vincenti contro le big del campionato ma non troppo brillanti. La serie A sembra infatti ormai cristallizzata: il primo posto è già blindato dalla Juventus, per il secondo è tutto ancora in gioco ma, male che vada, anche il terzo è piuttosto al sicuro. I tifosi chiedono però a gran voce un trofeo, un bis della Coppa Italia o, perchè no, proprio una bella soddisfazione in Europa League, ancor più considerando che la finale si disputerà in Italia e precisamente allo Juventus Stadium.
La fantasia vola, l’ambizione aumenta, i supporter sognano: è tutto però nelle mani anzi, nei piedi del Napoli e di ciò che succederà domani al “Estadio Do Dragao”, sicuri che il Porto venderà sì cara la pelle ma che la truppa di Benitez darà il massimo per fare risultato. Questa consapevolezza non deriva solo dai sogni di coloro che mettono ai primi posti della propria vita le sorti della squadra partenopea ma anche da un fattore scatenante che ha smosso tutte le convinzioni maturate in questi anni, le parole di Aurelio De Laurentiis. Si, parliamo proprio dell’ometto a capo del club sotto l’ombra del Vesuvio dallo spiccato accento romano e dalla forte personalità, anchorman non solo nel panorama calcistico ma anche in quello imprenditoriale mondiale. Un pioniere del cinema, che ne sa tanto di vita e di ambizione, insomma. Proprio lui, che ha sempre avuto un occhio di riguardo per la Champions e meno per la sorellina europea, ha palesato l’importanza dell’attuale competizione, volendo onorarla a trecentosessanta gradi. Una delizia per le orecchie dei tifosi azzurri, che finalmente si trovano d’accordo con gli obiettivi della società, non lasciando nulla di intentato in una stagione ricca di impegni e si spera di soddisfazioni.
Insomma, il presidentissimo ha ragione: in Italia avidi leoni fino alla fine del campionato e perché no, in Europa campioni. Perché, tutto sommato, una bella Coppa internazionale che manca da venticinque anni al club azzurro darebbe un nuovo slancio per il futuro. E poi, vinta a Torino, avrebbe tutto un altro sapore. Avanti Napoli, dai il meglio di te ad Oporto: sempre a testa alta, per regalare un altro sogno ai tuoi tifosi.
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Articolo modificato 12 Mar 2014 - 20:53