Doppio rientro nel «Monday night» del Napoli, quantomai invocato e necessario. Jorginho torna titolare, Mesto in panchina. La novità più grande riguarda proprio la prima convocazione per l’esterno di Monopoli a 4 mesi e mezzo dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro in Napoli-Catania del 2 novembre scorso.
Ad appena 132 giorni dall’operazione (effettuata il 4 novembre a Roma) Mesto torna disponibile: Benitez, che lo considera un suo pupillo al punto di averne chiesto (e ottenuto) il rinnovo del contratto che scade a giugno, ne ha leggermente accelerato la convocazione per il contestuale infortunio di Maggio. Il Napoli ne ha celebrato il ritorno – in tempi record, visto che lavora già da 20 giorni con il gruppo – con un «Bentornato Giando» sul profilo ufficiale di Instagram. Stasera a Torino potrebbe anche tornare in campo per alcuni minuti: Benitez lo stima molto per diligenza tattica e dedizione e non a caso lo aveva utilizzato 8 volte da titolare in campionato e 3 volte in Champions (di cui una dal 1’).
Il rientro più importante è tuttavia quello di Jorginho, il vero colpo di mercato di gennaio. L’italo-brasiliano è il rimpianto maggiore dei tifosi nelle gare di Europa League, dal momento che Benitez non lo ha inserito – generando molte critiche – nella lista Uefa, preferendogli Revelleire, Ghoulam e Henrique. Stasera tornerà titolare a 15 giorni di distanza dall’ultima gara giocata, la trasferta di Livorno. Le sue geometrie, la sua capacità di dare il cambio di passo al centrocampo ed anche i suoi inserimenti sono mancati al Napoli nelle ultime gare con Roma e Porto. A Torino giocherà di nuovo in coppia con Inler, con cui ha trascinato il Napoli alle splendide vittorie con Roma (in coppa Italia) e Milan, nelle quali – rispettivamente – ha segnato un gol e fornito un assist. Smaltito l’attacco influenzale che lo ha messo ko nel match di campionato con la Roma, è pronto a prendere le redini della linea mediana azzurre nelle ultime 11 gare. Sin qui ha giocato 8 partite nel Napoli (comprese 3 in coppa Italia), delle quali 6 da titolare: con lui in campo il Napoli è imbattuto in campionato (con l’Atalanta è subentrato già sul 3-0) e più sicuro nell’impostazione della manovra. Che sia determinante per il gioco delle proprie squadre lo testimoniano anche un dato e una dichiarazione: senza di lui il Verona ha raccolto 8 punti in 9 gare (contro i 32 nelle precedenti 19) e ieri il tecnico dell’Hellas Mandorlini ha ammesso: «È evidente che ci manca ma purtroppo è andato via e non torna più». Il Napoli se lo gode, lui guarda lontano, non negandosi la speranza di partecipare al Mondiale con l’Italia, visto che Prandelli lo segue da vicino. «Sono a Napoli per crescere – ha detto più volte Jorginho – e fare bene, lo spero ma toccherà al Ct fare le scelte».
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 17 Mar 2014 - 08:23