Attivamente impegnato sul fronte internazionale, De Laurentiis da tempo progetta l’acquisto di un club straniero, inglese o americano. «Tra dieci anni gli States conteranno anche nel calcio. Mi avevano offerto il Miami, ma ho lasciato perdere», ha detto il presidente del Napoli in una recente intervista televisiva. Il suo interessamento è visto con favore da Don Garber, che è il commissioner della Mls, il campionato americano ripartito l’8 marzo. Tra le stelle c’è anche un Higuain, Federico, fratello maggiore di Gonzalo: è il centravanti del Colombus Crew. «Molti nostri club hanno rapporti con società straniere. Sono relazioni personali, come quelle con la Roma».
Che si è recata negli States per allenamenti e partite da quando ha un presidente americano, James Pallotta. Un ponte verso l’America, è quello che De Laurentiis potrebbe creare anche nel calcio: la Filmauro ha un solido asse con gli studios di Hollywood. Il produttore ha spedito una maglia con le firme degli azzurri a Bill De Blasio, il nuovo sindaco di New York. I rapporti tra calcio americano ed europeo sono confermati da Garber: «La Mls attraverso i garanti della concorrenza è in contatto costante con le leghe di tutto il mondo. La serie A è uno dei grandi e storici campionati, con grandi squadre e grandi giocatori. La Roma ha partecipato un anno fa al nostro evento Mls All Star Game e abbiamo potuto vedere in azione giocatori formidabili come Totti. Ci auguriamo di poter proseguire in questo rapporto».
E crearne altri, ad esempio con Juve e Napoli, una squadra che ha milioni di tifosi nel mondo. «E una delle fortune della lega americana è avere fan che vengono da tutti i punti del globo con differenti percorsi di vita», sottolinea Garber. Anche Benitez è interessato all’evoluzione del calcio americano: De Laurentiis gli ha chiesto un parere su questa eventuale esperienza estera. «Non mi sorprende che un top player o un top manager mostri interessi per la Mls. Abbiamo avuto qui allenatori come Carlos Alberto Parreira, Carlos Queiroz e Bora Milutinovic. Siamo in crescita grazie a club di alto livello ed eccellenti stadi», evidenzia il manager della Mls. Proprio gli stadi, nota dolente in Italia, hanno favorito lo sviluppo del calcio americano. Dice Garber: «Ci sono stati diversi fattori chiave e quello di stadi specifici per l’arte del calcio sicuramente lo è, come la partnership con reti televisive del calibro di Espn, Nbc e Univision e l’esplosione di calciatori come Donovan e Bradley che hanno fatto migliorare la nazionale, e l’arrivo di fuoriclasse come Beckham. E adesso ci sono stelle come Cahill, Henry, Defoe, Keane. Abbiamo una media di 19mila spettatori a partita e siamo al sesto posto nel mondo per presenze allo stadio. Il nostro obiettivo è essere tra le migliori leghe entro il 2022, quando saranno stati raggiunti il miglioramento tecnico delle squadre, l’aumento dei fan e il pieno successo finanziario dei club».
Intanto, l’ex fuoriclasse Beckham è diventato azionista di Miami, proprio la squadra che era stata offerta anni fa a De Laurentiis. «È la prima volta che un ex calciatore diventa proprietario: David ha catalizzato la crescita del nostro campionato»
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 17 Mar 2014 - 10:20