Dopo un inizio di campionato scintillante, il Napoli aveva frenato un po’ la corsa. Complice la stanchezza e anche un pizzico di sfortuna (basta pensare al pareggio 2-2 con il Bologna ottenuto dagli emiliani nel recupero, o anche allo sfortunato “tocco di fianco” di Pepe Reina che ha regalato l’1-1 al Livorno), gli azzurri hanno abbandonato la scia del primo posto troppo presto e con poco preavviso considerando che dopo le prime gare già si parlava di lotta con la Juve per lo scudetto. Adesso con gli obiettivi “ridimensionati”(parlando del campionato, dato che il Napoli rimane l’unica squadra italiana oltre alla Fiorentina che lotta su 3 fronti) gli uomini di Benitez stanno ritrovando un certo equilibrio in campo, frutto anche e soprattutto delle maggiori attenzioni dedicate alla fase difensiva.
Nelle ultime dieci gare il Napoli ha incassato appena 5 reti, un vero record se si pensa alla media stagionale di 1,12 gol subiti a partita. Merito della fortuna, merito del solido muro eretto da Reina, merito in particolare della coraggiosa scelta del tecnico spagnolo di abbandonare in parte l’idea di un gioco alla “spagnola” basato sulla rapidità di manovra e sull’offensività per dare spazio a un gioco più prudente, con il baricentro più basso e gli attaccanti pronti a ripartire in contropiede.
Di certo questi cambiamenti hanno offerto meno spettacolo ai tifosi partenopei, ma al tempo stesso hanno regalato una sola sconfitta nelle ultime dieci partite e il sogno di un secondo posto ancora possibile. Sicuramente l’obiettivo di Benitez è quello di raggiungere ottimi risultati con un gioco convincente e questo sarà possibile solo grazie al lavoro di chi procede un passo alla volta, per adesso il tecnico spagnolo si accontenta dei risultati, riguardo al gioco si attende con ansia che venga tolto il cartello “lavori in corso”.
Articolo modificato 19 Mar 2014 - 19:03