Ancora una volta il “maestro” ha avuto ragione. Andando oltre il risultato e la mancata qualificazione ai quarti di Europa league, bisogna fare un plauso a mister Benitez per le scelte.
Tanti sono quelli che hanno storto il naso quando, tra i titolari, comparivano Pandev ed Henrique, in particolare a quest’ultimo non hanno risparmiato commenti poco carini sull’inserimento nella lista UEFA al posto di Jorgihno.
Di primo acchito, è normale avere reazioni “contrarie” ma analizzando i singoli, probabilmente nel match di ieri, sono stati quelli che hanno fatto meglio.
Le famose giocate di Pandev, sono ormai conosciute e il suo apporto, con il goal e la grinta, hanno “illuso” per settanta minuti i tifosi azzurri.
Il brasiliano può essere ormai definito un vero e proprio jolly: a centrocampo, in difesa o sulla fascia fa il suo lavoro e ieri si è scoperto un ottime vice Maggio. Il giocatore di serie B, in fondo, non è così male. Peccato (o per fortuna) che solo Benitez abbia sempre creduto nelle sue doti. Per di più, l’ex Palmeiras è stato vicinissimo alla rete e magari, se avesse avuto più fortuna, staremmo parlando di altro.
Tanti rimorsi ma nessun rimpianto, o quasi. L’inserimento di Zapata e l’inutile rete potevano avvenire prima e il Napoli ha avuto tantissime chances per passare il turno.
Ancora una volta, però, il mister ha indovinato la sostituzione. Higuain, più regista che prima punta, ha regalato assist pregevoli ai compagni ma troppo poco incisivo davanti alla porta. La carta Duvàn si è dimostrata efficace come a Marsiglia anche se gli epiloghi sono stati differenti. Deve mangiarne di erba il ragazzo ma le qualità ci sono, Benitez lo ha sempre sottolineato.
Sfortuna e leziosità hanno caratterizzato la serata azzurra, le uniche note positive sono stati loro, le “seconde linee” del Napoli, che più di tutti, hanno inciso e dato speranza ai tifosi.
Nonostante tutto, Benitez ha “battuto” le malelingue. Un sorriso, seppur amaro, per lo spagnolo.