L’inverno azzurro è stato un infernale slalom tra un impegno e l’altro, uno ogni tre giorni, senza pause possibili. Ora a Catania sarà una vera a propria emergenza. Se tutto andrà come deve andare, Dries Mertens se la caverà con la conferma della prognosi diramata ieri sera, ovvero che la botta ricevuta gli ha provocato solo una distorsione alla caviglia destra.
«Solo» è il caso di metterlo tra virgolette, perché adesso tra squalifiche e infortuni più o meno gravi, a Catania Benitez dovrà fare a meno di 4 giocatori: Ghoulam (che verrà fermato dal giudice sportivo per un turno, come da regolamento), Zuniga, Maggio, e per l’appunto il belga dai piedi di velluto. Oltre Rafael, s’intende. Mentre Mesto dovrebbe continuare ad andare in panchina anche perché non sembra certamente la sfida del Massimino quella giusta per fargli riassaporare un campo da gioco.
Quella in Sicilia poteva essere l’occasione per Callejon di andare in panchina per rifiatare, soprattutto perché lo spagnolo continua a essere tra i più impegnati. Ieri nel corso dello stesso match si è alternato in tre ruoli profondamente differenti tra di loro: ha iniziato da esterno – la sua posizione tradizionale – si è arrangiato da terzino destro quando Ghoulam è stato espulso e infine si è piazzato a fare la prima punta quando Benitez ha fatto uscire l’affranto Pipita. «Avrò qualche problema, certo…», osserva il tecnico spagnolo del Napoli col sopracciglio abbassato dei giorni di magra.
D’altronde la campagna d’inverno del Napoli è stata lunga e faticosissima. Domenica prossima, dopo la Juventus, saranno 18 partite in meno 62 giorni. Dal 25 gennaio a oggi gli azzurri sono scesi in campo alla media di una volta ogni 3 giorni e mezzo, senza contare che l’unico mercoledì libero (il 5 marzo) è stato dedicato alle nazionali e dunque anche in quel caso parecchi napoletani sono stati impegnati. Insomma, non ci si annoia mai, al Napoli. Non c’è tempo per rilassarsi, neppure un istante, perché c’è sempre un argomento caldo a tenere banco.
Ora a Catania sarà emergenza vera in difesa, perché Ghoulam da regolamento verrà squalificato. E allora Rafa dovrà pescare in quello che ha: non è molto, ma nemmeno pochissimo. In realtà, sembra scontata la scelta di dirottare Henrique sulla fascia di destra, confermando Reveillere sulla sinistra e mettendo al centro della difesa al fianco di Albiol uno tra Fernandez o Britos.
In attacco, c’è da verificare quando lungo sarà lo stop di Mertens: per fortuna, nonostante la scena del vivo e la dinamica della botta presa avesse fatto preoccupare non poco lo staff medico del Napoli, guidato da Alfonso De Nicola, tutto dovrebbe risolversi con un fermo di 7-10 giorni.
Già, ma per infortuni di questo genere è il risveglio il momento chiave: sarà, dunque, questa mattina il momento per capire l’entità dell’accidente patito dal belga. Se la caviglia dovesse gonfiarsi, allora vuol dire che c’è qualcosa di più preoccupante. Per scongiurare ogni tipo di dubbio, è previsto per stamane una visita ortopedica per Mertens.
Fonte: Il Mattino