Diciamocelo. Ad ogni allenamento, ad ogni ritrovo a Castel Volturno, avevamo notizie sempre migliori. Zuniga sta tornando in gruppo, Zuniga recupera meglio del previsto, Zuniga di qui, Zuniga di lì. Fino ad ora, però, in effetti di Zuniga neanche l’ombra.
Il colombiano è stato davvero l’anello debole sulla fascia azzurra. Nonostante la sua poca propensione alla qualità balistica e la sua troppo propensione ai dribbling, va detto che la corsa, l’impegno e la tecnica di “Zuzù”, almeno per quest’anno, ci è mancata.
Il troppo timido Reveillere e l’ancora inesperto Gohulam non sono di certo la stessa cosa, anche se presi singolarmente rappresentano di sicuro dei buoni giocatori. Ma per fare il salto di qualità, quello vero, quello che non ti porta agli errori commessi col Porto, ad esempio, bisogna puntare sui pezzi pregiati. E scusatemi se lo dico ma Zuniga era uno di quelli.
Non è un caso se in tanti l’hanno cercato nelle sessioni di calciomercato, compresa la Vecchia Signora. Ebbene sarebbe bello vedere il buon vecchio Zuniga tornare a saltellare in campo, non come faceva a inizio stagione nelle amichevoli estive per confermare il suo amore verso questa maglia, ma per tornare a battere su quella fascia, che è sempre stata sua. Insomma, un modo come un altro per dire: “Zuzu”, ci manchi. Ebbene sì, l’abbiamo confessato. Ti aspettiamo per questa parte finale di stagione. Sai, c’è una finale di Coppa Italia da vincere.
Raffaele Nappi