Come riportato da Il Mattino, la Corte dei conti ha accolto il ricorso del Napoli contro il sequestro di 5 milioni di euro, richiesto dalla Procura generale per presunti debiti verso il Comune per il canone del San Paolo.
La tesi difensiva, affidata dal presidente De Laurentiis agli avvocati Antonio Nardone e Giuseppe Ceceri e accolta dai giudici, non riguardava soltanto il difetto di giurisdizione della Corte dei conti, ma l’assenza di debiti nei confronti del Comune (il Napoli aveva provveduto a lavori ordinari e straordinari di manutenzione pareggiando debiti e crediti) e la trasparenza di una società sana, che quindi non doveva essere sottoposta a un provvedimento come il sequestro.