Napoli e Juventus si affidano alla classe ed all’esperienza di Reina e Buffon

Sia la Juventus che traguarda il terzo scudetto consecutivo e il record dei 100 punti, che il Napoli seduto sul terzo gradino del podio – quello che garantisce l’accesso alla prossima Champions -, a +10 dalla Fiorentina, hanno nel portiere l’elemento da seconda di copertina. In prima pagina sono sovente andati Higuain e Tevez (squalificato al San Paolo), ma Reina da una parte e Buffon dall’altra, hanno determinato successi come e più dei due argentini.

LO SFORZO DEL PATRON Il paradosso, trattando il caso dello spagnolo del quale Benitez si fida ciecamente dai tempi di Liverpool, sta nel fatto che nonostante l’ottimo rendimento abbia il destino in bilico. De Laurentiis, valutando il caso sotto il profilo squisitamente tecnico, avrebbe tutta l’intenzione di rilevare Reina dallo stesso Liverpool, club proprietario del cartellino che ha concesso il portiere in prestito secco, l’estate scorsa. Con la società inglese non risulta sia impossibile trovare l’accordo ma il problema si annida nei costi dell’ingaggio del nazionale spagnolo: quasi 5 milioni netti all’anno. Questo lo scoglio che rischia di far naufragare la trattativa. Un tentativo sarà fatto provando a “spalmare” gli emolumenti di Reina, ma da quanto trapela le possibilità di arrivare all’accordo sono ancora poche. Servirebbe uno sforzo da parte di un patron azzurro che, quando si è trattato di puntellare il Napoli, ha comunque dimostrato di essere capace di grandi slanci di generosità. In caso contrario, alla scadenza del contratto (30 giugno), Reina tornerebbe nella città dei Beatles. Da dove non avrebbe difficoltà a salpare per nuove destinazioni. «E’ un portiere di grandissimo livello, oltre ad essere un buon amico. Non so dove voglia continuare la carriera, ma è sicuro che se decidesse di tornare al Barcellona ne saremmo felici». Carezze sul volto di Reina che sono arrivate da un certo Xavi, Pirlo di Catalogna che qualche tempo fa ha teso un ponte tra l’ex blaugrana e la squadra di Leo Messi.

BASTA UNA STRETTA DI MANO Se la situazione del portiere del Napoli è in divenire, e tra le varie soluzioni non va esclusa quella del rinnovo del prestito (da ricordare che il Liverpool attualmente copre circa metà dell’ingaggio di Reina), il rapporto tra Buffon e la Juve è blindato fino al 2015. Tale è il valore ribadito anche in questa stagione dal capitano della Nazionale, tale altresì è il legame che lo unisce alla realtà bianconera, presidente Agnelli in testa, che non sarà un problema trovare un accordo per il prolungamento del rapporto. Sempre che la Juventus reputi Buffon ancora il numero 1, nel suo ruolo, e che lo stesso calciatore si senta sicuro di poter difendere ai massimi livelli la porta bianconera. Eloquente quanto successo nel gennaio 2013, quando fu sottoscritto il precedente prolungamento: Buffon voleva firmare per una sola stagione, mentre nell’ottica di una programmazione a medio termine fu il club a spingere per un biennale. Potere del campione, quello che si fa cercare e va convinto a restare. Tale è Buffon. Fuoriclasse che dopo qualche piccolo errore commesso nella prima parte della stagione, ha saputo mantenere una continuità di rendimento impressionante: 27 partite, 17 gol subiti (nel 2-1 al Verona, nell’1-1 contro la Lazio e nel 3-1 all’Inter le reti, per un totale di 20 incassate dai bianconeri, sono state prese dalla Juve con Storari in porta). Un dato rilevante, ma sorpassato dalla media di gol subiti da Buffon nelle ultime 10 partite: 0,33! Ossia 3 reti dal 16 febbraio in avanti (autorete di Caceres col Chievo, rete del viola Gomez in Europa League e di Molinaro col Parma). Con, nel mezzo della striscia, il rigore respinto a Calaiò contro il Genoa che ha anticipato la punizione vincente di Pirlo. E un rigore, a suo modo storico, ha avuto per protagonista Reina, nel corso della stagione: quello respinto a Balotelli, che prima di allora non ne aveva mai fallito uno (21 centri consecutivi). Reina da un parte, Buffon dall’altra, stasera al San Paolo: il meglio di un campionato che, nel ruolo, vede crescere sano e forte Simone Scuffet dell’Udinese.

FONTE Tuttosport

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