Alzi la mano chi, grazie al risultato di Napoli-Juventus, non ha trascorso una domenica sera davvero speciale ed indimenticabile. Alzi la mano ancora chi, a distanza di ben tre giorni, non ha ancora negli occhi le splendide reti di Callejon ed Mertens, le prestazioni di carattere di Higuain ed Henrique, lo spirito di sacrificio di Insigne, una difesa perfetta, la stoffa da leader di Reina e le maglie bianconeri arrese a testa bassa agli ‘olè’ del pubblico del ‘San Paolo’. Infine, alzi la mano chi non ha nelle orecchie il tifo di Fuorigrotta, una vera e propria bolgia infernale che hanno messo al tappeto anche gli iridati doppi (e quasi tripli) campioni d’Italia. A volerlo sognare, il tanto agognato match non sarebbe stato così bello, entrando di diritto tra le migliori gare in campionato della gestione Benitez. Anche se non ha avuto la valenza degli scorsi anni, la soddisfazione emersa è stata comunque tanta: prima di tutto perché il Napoli è stata la seconda squadra ad aver battuto la Vecchia Signora in campionato solo dopo la Fiorentina, poi perchè gli azzurri hanno interrotto il filotto di 43 gare consecutive degli avversari senza lasciargli siglare neanche una rete e per finire perchè con questo ko Buffon e compagni potrebbero non centrare la soglia dei 100 punti record in serie A. Aspetti non da poco.
Sarebbe un peccato però fermarsi qui ed accontentarsi già in quel di Aprile: è vero che la classifica sembra ormai alquanto definita ma il rush finale può regalare così come lo scorso week end, ancora tante belle emozioni. Prima di tutto, l’imperativo è diminuire il gap con Juventus e Roma: diciassette e nove punti sono davvero troppi dalle prime due della classe ed in particolar modo non rispecchiano a pieno i valori in campo. Anche se nulla dovesse cambiare in graduatoria, è giusto crederci fino alla fine e soprattutto dare un segnale forte che gli azzurri ci sono, ancor più adesso che non hanno impegni extra.
Non dimentichiamo poi la finale di Coppa Italia il 3 maggio all’Olimpico di Roma contro la Fiorentina. Un trofeo definito da molti ‘una coppetta’ ma che resta sempre un riconoscimento importante, che ridefinisce le gerarchie con le altre antagoniste in campionato. Sarebbe poi il primo traguardo della gestione Benitez al suo esordio sulla panchina azzurra, aspetto da non sottovalutare. Inoltre, nessuno arriva in finale per non vincerla: i tifosi lo sanno così come i giocatori, carichi e pronti per ogni impegno da qui fino al termine della stagione.
Cari tifosi quindi, non fermatevi proprio ora: trascinate gli azzurri verso un finale di stagione emozionante perchè, classifiche a parte, le avventure partenopee hanno sempre qualcosa di importante, unico e profondo da regalare, anche in match che, apparentemente, sembrerebbero privi di un forte mordente. Godiamoci questo rush finale e pensiamo poi, che da giugno, le nostre vite torneranno ad invocare il campionato, in crisi d’astinenza fino a settembre. Dovremo “accontentarci” dei Mondiali brasiliani, confermandoci fortemente tifosi di tutte le squadre dove figurano Higuain e compagni. Perchè il Napoli è una fede, sempre e comunque…e non si ferma mai.
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