Ai microfoni di “Si gonfia le rete”, trasmissione sulle frequenze di Radio Crc, è intervenuto l’avvocato Giuseppe Ceceri, legale della SSCNapoli:
“Il Napoli vuole saldare i debiti col Comune. La questione delle partite creditorie che il calcio Napoli vanta nei confronti del Comune è stata accantonata. Il San Paolo è concesso in uso al Napoli solo in alcune parti e solo in determinati giorni della settimana. Il Napoli vuole saldare i debiti e stavolta la società ha detto al Comune che se non riceverà le reversali di pagamento, attiverà la procedura per la costituzione in mora formale del creditore e quindi ci sarà un’offerta reale. Confidiamo che in tempi rapidi queste reversali le riceveremo così potremo saldare i debiti. Una volta compiuto questo passo, ci auguriamo che il clima diventi più sereno e disteso e che scompaia qualsiasi forma di strumentalizzazione su questa questione. Chiunque si siederà al tavolo sa che avrà a che fare con una società che ha adempiuto ad ogni obbligazione.
La gestione del San Paolo al Napoli? Questa questione è ancora prematura. È entrata in vigore una nuova normativa che prevede la possibilità di interventi di qualificazione sostanzialmente attraverso un finanziamento di progetto. Questo richiede dei tempi abbastanza lunghi, un impegno di risorse di carattere economico notevole, l’espletamento di una procedura di gara di evidenza pubblica. Però, bisogna pensare ad una sorta di concessione ponte giacché scade la convenzione e noi riteniamo che debba avere una durata di almeno 36 mesi. La concessione ponte sarebbe una soluzione intermedia che consentirebbe alla società calcio Napoli e al Comune di arrivare all’appuntamento scandito dalla legge di stabilità senza particolare affanno.
L’obiettivo a medio-lungo periodo è quello di una riqualificazione totale del San Paolo con modalità di uso da definire. Sarà poi il calcio Napoli a fare una proposta perché questo prevede la legge. Bisogna però fare presto perché ci sono partite da disputare e si deve evitare che si giochi altrove. Per questa concessione ponte si prevedono tempi brevissimi. I tempi stimati, ritengo che siano presumibilmente 36 mesi perché statisticamente occorre del tempo.
Dal 2006 il San Paolo ha subìto consistenti interventi di manutenzione straordinari e ristrutturazione necessari per garantirne la funzionalità le per cui lo stadio non è in condizioni disastrose, ma presenta delle criticità. Si può immaginare una gestione più serena salvo delle sopravvenienze normative che possono appesantire l’onere manutentivo. Il Comune è proprietario del bene, noi siamo solo concessionari di un uso parziale e limitato nel tempo per cui è il Comune che deve farsi carico della parte strettamente manutentiva, almeno nel periodo della concessione ponte. Poi, quando si parlerà di affidare la gestione al calcio Napoli, la società potrà impegnarsi a sostenere gli oneri.
De Laurentiis è un uomo di azione, è abituato a decidere. Spero che ci sia un contesto istituzionale e politico tale da agevolare le scelte del presidente e rendere più spedita l’azione del Napoli che è un bene della città e non di De Laurentiis”.
Fonte: raffaeleauriemma.com
Articolo modificato 3 Apr 2014 - 14:53