Tutti in campo anche ieri. Nel venerdì che ha offerto le istantanee del penultimo allenamento della settimana al centro sportivo di Castel Volturno: oggi, infatti, Rafa dirigerà la rifinitura e poi, subito dopo, la squadra si trasferirà a Parma. Ricordi poco piacevoli, quelli legati all’unica sfida della stagione con la squadra dell’ex tecnico azzurro, Roberto Donadoni: al San Paolo, all’andata, Cassano s’inventò il gol che valse la vittoria nonché la prima sconfitta stagionale del Napoli in casa. Un ceffone che nessuno ha digerito, nonostante il grande rispetto nutrito nei confronti di un avversario davvero all’altezza.
IL DUBBIO – L’allenamento, dicevamo. Andato in scena al mattino, come di consueto, e organizzato da Rafa secondo il copione: riscaldamento, lavoro atletico con il pallone, addestramento tecnico-tattico e poi partitelle sui titoli di coda. Con carte mescolate come tradizione: gli abituali titolari un po’ di qua e un po’ di là, con tanti saluti alle certezze. L’idea di fondo, quella che si fa largo, soprattutto dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico a inizio settimana, è confermare anche al Tardini la squadra che ha battuto la Juve. Almeno per i dieci/undicesimi. Il dubbio? Il classico dei classici dell’intera stagione: Insigne e Mertens in corsa per un posto sulla trequarti.
LA FORMAZIONE – Sì, tutto sommato, considerando che, ahilui, sono sparite le problematiche delle partite di coppa, Rafa può cominciare a guardare al turn over con minor impellenza. La stanchezza diminuisce, giocoforza, e dunque è presumibile che l’assalto all’ultima parte del campionato – e al secondo posto – sarà orchestrato sempre più spesso dai giocatori maggiormente impiegati finora. Nello specifico: con il Parma, davanti a Reina dovrebbero agire in fila Henrique, Fernandez, Albiol e Ghoulam; in mediana, conferme per Jorginho e Inler; alle spalle di Higuain, invece, toccherà a uno tra Insigne e Mertens, giocare a sinistra sulla trequarti insieme con Callejon e Hamsik.
Un ballottaggio eterno, quello tra il nazionale italiano e il collega belga; una staffetta che mette di fronte due tra i più grandi protagonisti della partita con la Juve: il migliore in campo (Insigne) e l’autore del secondo gol (a freddo e dopo qualche giorno trascorso a fare massaggi a una caviglia). Non sarà della partita Maggio, anche ieri alle prese con la tabella di lavoro personalizzata e probabilmente in gruppo tra un paio di settimane; attende novità Zuniga: lui lavora con la squadra già da un po’, ma della sua convocazione deciderà oggi Rafa. Attesa e curiosità in merito, non mancano.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 5 Apr 2014 - 09:46