E’ un momento delicato nella stagione del Napoli: dopo la sbornia e l’euforia susseguente alla vittoria contro la Juventus è arrivato il contraccolpo della sconfitta subita al Tardini contro il Parma. Il trionfo casalingo ai danni dei rivali di sempre aveva aperto rilevanti spunti di riflessione sulla stagione in corso e sul futuro; in particolare è emerso un certo rammarico, neanche troppo celato, per la piega presa dal campionato degli azzurri e soprattutto su quello che sarebbe potuto essere se fossero andate diversamente alcune partite. Ben altre erano le aspettative di inizio stagione, speranze fomentate anche dall’avvio sprint della squadra di Benitez che fin dalle prime uscite aveva lanciato chiari segnali, mostrandosi come una forte pretendente al titolo o quantomeno in corsa per un testa a testa competitivo contro i campioni in carica.
NERVI TESI E MANCANZA DI AUTOSTIMA – La debacle contro gli emiliani guidati da Roberto Donadoni ha spezzato l’ultima illusione di tenere il passo di Juventus e Roma che hanno fatto, a conti fatti, un vero e proprio campionato a sé. Ciò che ne consegue è una misto di nervi scoperti e delusione che ha colpito trasversalmente il mondo del calcio Napoli, dall’alta dirigenza (vedi alterco del presidente Aurelio De Laurentiis con un tifoso) fino a Gonzalo Higuain, il quale si è mostrato insofferente alle continue sostituzioni e ha visto calare irrimediabilmente il suo rendimento.
Benitez si trova dunque alla prese con un’ambiente che sembra aver perso mordente ed autostima. Nonostante il secondo posto appare ormai come una chimera inarrivabile e la sensazione di non essere ancora in grado di tenere certi ritmi, di prestazione e risultati, tali da non poter ergersi a protagonisti per la corsa scudetto, questa stagione può ancora regalare tanto al Napoli sia in termini di risultati che di emozioni.
RITROVARE LE MOTIVAZIONI – Sta ora al tecnico madrileno toccare le corde giuste, infondere l’idea che non tutto è perduto e che le sfide che attendono il Napoli da qui a maggio rappresentano un crocevia importante non solo per l’immediato ma soprattutto per il futuro. C’è bisogno della compattezza del gruppo, di ritrovare alcuni elementi cardini per il gioco della squadra azzurra (Hamsik su tutti ma anche il suddetto Higuain) per concludere degnamente una stagione che è sì risultata essere altalenante molto più del previsto e del gradito, ma che può concludersi con un sorriso importante: quello della Coppa Italia. Un successo per addolcire la pillola di un’occasione ancora mancata in chiave tricolore e dare slancio per costruire le basi per il Napoli 2014/2015 chiamato obbligatoriamente ad uno scatto ulteriore, di mentalità e risultati, per aprire un ciclo vincente e colmare finalmente il gap con la Juventus e competere per i traguardi più ambiti.
Antonio Allard