Calcio Napoli e Comune sono ad un passo dalla firma dell’accordo per la convenzione sullo Stadio San Paolo. Il presidente Aurelio De Laurentiis è atteso per domani nella sede del Municipio, a Palazzo San Giacomo, per suggellare il patto col sindaco Luigi de Magistris. Ma la convenzione vera e propria arriverà nei prossimi giorni. Il documento è già pronto, come ha anticipato il primo cittadino, mancano solo le ultime limature, che riguarderanno la durata della proroga – si ragiona su un periodo da 2 a 5 anni – e alcuni aspetti, come le manutenzioni dello Stadio. L’obiettivo è dare la serenità al Napoli di poter disputare tutte le competizioni, sia nazionali che internazionali. A fine giugno, il club azzurro presenterà alla Uefa il piano per le competizioni internazionali, dove dovrà essere indicato anche lo stadio dove si gioca.Tra i requisiti, ci dovrà essere la garanzia di poter disputare una stagione completa. Da qui, la necessità di fare la proroga su una o più stagioni, non meno.
QUESTIONE MANUTENZIONE – Per quanto riguarda le manutenzioni, la convenzione attuale assegna le spese per gli interventi ordinari alla società azzurra, mentre gli interventi straordinari sono a carico del Comune. Ma anche su questo si sta ragionando. Il Municipio, ad esempio, potrebbe venire incontro alla società, almeno nei primi tempi, con un supporto finanziario sugli interventi di somma urgenza. In Comune sono previsti, subito dopo l’approvazione del rendiconto di bilancio il 15 e 16 aprile, i tavoli tecnici per la definizione della convenzione. La bozza del documento dovrà passare, quindi, in commissione Sport, prima di avere l’ok definitivo del Consiglio comunale.
I PUNTI CHIAVE – Sette i punti chiave della prossima convenzione, ancora in divenire. Il canone dovrà essere pagato entro il 10 di ogni mese. Alla scadenza della gestione non spetterà all’aggiudicatario nessun compenso, rimborso o indennità. Il Comune affida in gestione tutti i beni immobili presenti nel perimetro dell’impianto. L’aggiudicatario avrà diritto ad esercitare alcuni servizi connessi all’attività sportiva, come la ristorazione, la rivendita di articoli sportivi e la pubblicità, previa autorizzazione. La manutenzione ordinaria resta in capo all’aggiudicatario, mentre la straordinaria deve essere autorizzata dal Comune. Sempre alla società spetterà il pagamento dei consumi di acqua, elettricità, gas e rifiuti. La società, inoltre, sarà responsabile dell’incolumità degli utenti della struttura.
Fonte: Il Roma