Contro la Lazio spazio a Dries Mertens, la carta vincente per il rush finale azzurro

Avanti la prossima, senza tregua. Nonostante gli impegni extra campionato siano ormai terminati per il Napoli, almeno fino alla finale di Coppa Italia in programma il 3 maggio a Roma contro la Fiorentina, la serie A continua a ritmi incessanti con tutti i verdetti ancora da definire ufficialmente. Più che la stanchezza fisica, la truppa di Benitez deve costantemente fare i conti con lo stress psicologico che si fa sentire dopo una stagione ricca di gare difficili ed importanti. Il tutto assume un risvolto ancora diverso quando si parla di una piazza come quella sotto l’ombra del Vesuvio, sempre esigente e pronta a puntare il dito contro i protagonisti, esaltata ed estasiata dal progetto di De Laurentiis ed in attesa di raccogliere i primi frutti di quanto coltivato.

Non c’è quindi più tempo per pensare al flop contro il Parma: il mea culpa ad inizio settimana è stato doveroso ed un giusto sprone all’immediato riscatto, voltando subito pagina in vista dell’ugualmente ostico impegno di domenica pomeriggio al “San Paolo” contro la Lazio. Davanti al proprio pubblico non sono permessi più alibi: c’è da conquistare la vittoria per blindare il terzo posto in classifica e terminare in discesa la stagione, arrivando così alla finale di Coppa carichi e mentalmente sereni. Come sempre Benitez  sta studiando il migliore undici da mandare in campo e non sono escluse novità: la prima riguarda sicuramente il ritorno da titolare di Dries Mertens, invocato a gran voce dai tifosi e tra i protagonisti nel finale del match di Parma, dove è subentrato al 68′ cambiando completamente volto al match, seppur non incidendo in termini di risultato. Il belga infatti, si sta confermando sempre più una pedina fondamentale del club partenopeo, giusto mix di qualità e motivazioni, proprio ciò che serve per il rush finale e che spesso è mancato nei fuoriclasse sotto l’ombra del Vesuvio.

Il numero quattordici napoletano sembra godere di nuova linfa dopo la rete siglata tra le mura amiche contro la Juventus, che ha regalato ai suoi la certezza di un finale di gara più sereno ed una la vittoria ormai in tasca. Una marcatura che significa tanto per i tifosi ed anche per lo stesso giocatore, che ha rinsaldato ancora una volta il suo rapporto di stima reciproca con la piazza e la società, che ne fanno un nuovo punto di partenza anche per il futuro.  Capace di incidere sulla prestazione generale della squadra non solo quando è in campo dal 1′ ma anche nella ripresa come successo proprio contro la capolista e gli emiliani negli ultimi due match di campionato, è un giocatore poliedrico che interpreta al meglio il gioco di Benitez.  Con Hamsik non in forma, Callejon stanco ed un Insigne spesso poco concreto, Mertens risulta fondamentale non solo sulla fascia ed a supporto dell’unica punta Higuain ma anche a centrocampo, dove spesso gli avversari sanno come bloccare le fonti del gioco partenopeo. Agendo tra le linee è letale, approfittando della grande tecnica della quale dispone e mettendo in luce non solo se stesso ma anche i compagni con cross, assist, dribbling e tiri da qualunque posizione dell’area piccola.

Domenica contro i capitolini potrà tornare ad essere il valore aggiunto indispensabile per tornare al successo, ancor più in un “San Paolo” che lo ha eretto come nuovo paladino, riconoscendo tutto il suo talento. Davanti a sè, il forte belga ha un futuro azzurro sempre più spianato ma tocca a lui trascinare la squadra verso un finale di stagione davvero arrembante tra la conquista della Coppa Italia ed un terzo posto da ipotecare matematicamente.

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