RITOCCHI – Si gioca, però, e bisogna interrogare il campo e quel che ha detto questa settimana insolitamente travolgente, tutta colpa del Parma, del black-out, della sindrome da provinciale, di quel «vaffa» sfuggito a Higuain ma non alle telecamere: tutte colpe da espiare, comunque, andando a raschiare il fondo del barile per rimediare tre punti tre. E comunque c’è qualcosa da smacchiare. Con una formazione che sembra vagamente ritoccata, che probabilmente – ma non sicuramente – potrebbe evitare ad Hamsik il rischio di correre sull’indurimento muscolare; che avvicenderà quasi certamente (ove mai si possa godere di qualche garanzia dal quel ch’emerge) Ghoulam con Reveillere e Insigne con Mertens; e che procederà comunque a tenere la struttura del Napoli di Benitez, che ormai certezze ne ha: Henrique a destra è piaciuto talmente tanto che da lì non si muove (complice pure le difficoltà fisiche di Maggio e Mesto e Zuniga); Fernandez e Albiol possono sentirsi i centrali di riferimento; Jorginho e Inler hanno il dovere di costruire e mentre a Callejon e a Higuain va il piacere di «demolire» gli avversari. Trentotto reti in due: il cuscino dovrà esprimersi sugli altri…
Fonte: Corriere dello Sport