Ennesima bocciatura. Dopo la partita disputata quest’oggi, sarà molto difficile vedere Britos nei piani di Benitez nella prossima stagione. Il difensore era chiamato ad un’ultima spiaggia per cercare di convincere il tecnico delle sue qualità ed invece ancora una volta, esce dal campo con una prestazione insufficiente e con una bocciatura inevitabile. Il pacchetto arretrato soffre le sue imprecisione e, complice un Raul Albiol non al meglio, la Lazio riesce ad impensierire molto la porta di Reina.
Inizio shock. Il suo inizio gara è stato shoccante: in venticinque minuti sbaglia quattro passaggi elementari, provocando numerose ripartenze pericolose dei biancocelesti. Spesso va in sofferenza nell’uno contro uno e non riesce quasi mai a garantire copertura. L’uruguaiano è il punto debole della squadra quest’oggi e gli attaccanti di Reja provano più volte a sfondare dalla sua parte. La coppia con Raul Albiol non funziona e non è un caso che sono tornati ad aleggiare al San Paolo gli incubi di una difesa più che ballerina.
Manca Fernandez. Il problema è che Benitez ha provato a sperimentare ed ha voluto vedere se la squadra era in grado di fare a meno di Fernandez, sino ad ora vero baluardo nelle zone arretrate. La risposta a questa prova è stata negativa e non è un caso se l’argentino viene richiamato in fretta e furia dalla panchina, per concedere più equilibrio e più copertura. Con Fernandez in campo le cose cambiano in parte, ma in generale l’assetto in copertura era sbagliato.
Futuro deciso? Per Britos è arrivata quindi l’ennesima bocciatura, sintomo di un giocatore che non ha capito – e forse non lo farà mai – cosa vuole Benitez dalla sua difesa. Il centrale ideale negli schemi del tecnico spagnolo è quello che riesce a fermare gli attacchi avversari ed al tempo stesso deve essere il primo regista dell’azione. Un compito forse troppo ingombrante per le qualità calcistiche di Britos ed è per questo che saremmo molto stupiti se l’anno prossimo l’ex Bologna vestisse ancora la maglia azzurra…