Il Napoli è proiettato verso la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina allo Stadio Olimpico. Ma prima c’è il campionato con il prossimo avversario sul cammino degli azzurri: la Lazio dell’amato ex Eddy Reja.
IN CERCA DELL’EUROPA – Il tecnico della cavalcata che portò il Napoli dall’inferno della “C” fino all’Europa ha completamente rivitalizzato una squadra apparsa demotivata, in preda al torpore atletico e alla deriva tattica fino al suo approdo. In un ambiente reso pesante dall’accesa contestazione dei tifosi più caldi, il tecnico di Gorizia è riuscito nell’intento di riassemblare i cocci e portare i suoi a giocarsi un posto per entrare in Europa League dopo un avvio di torneo tutt’altro che esaltante sotto la gestione Petkovic (esonerato alla 18° giornata). La classifica parla chiaro: la formazione capitolina occupa il 7° posto con 48 punti, con solo due lunghezze di svantaggio nei confronti del Parma (6°) e dell’Inter (5°) appaiate a quota 50 punti. Tutto aperto, dunque, nella lotta per un posto in Europa che per la Lazio rappresenterebbe una sorta di miracolo sportivo, in gran parte attribuibile a Reja. Sono altissime, quindi, le motivazioni degli ospiti che si presenteranno al San Paolo alla ricerca di punti preziosi.
LA MANO DEL TECNICO – L’ex Napoli ha raccolto la sfida lanciatagli da Lotito ed è tornato a sedere sulla panchina che già lo aveva visto protagonista due stagioni fa. Il suo bottino fino a questo momento è ampiamente positivo: prima della sosta natalizia i biancocelesti avevano 20 punti ed erano lontani dalle posizioni che contano. Reja ha ridato anima e slancio a Candreva e compagni conquistando 28 punti nelle successive 15 giornate di campionato. Meglio di lui solo la Juve (38), Roma (35) e il sorprendente Parma (30).
CONTRO IL NAPOLI – Non potendo contare sull’apporto del miglior Klose, Reja s’è dovuto inventare nuovi goleador: in primis Keita e Candreva. Ha deciso di affidare loro le chiavi dell’attacco e i numeri gli hanno dato ragione. Ma vuoi per il valore dell’avversario, vuoi per il forfait in extremis del baby-talento Keita, in vista della sfida contro il Napoli opterà per un cambio di atteggiamento, molto più prudente ed accorto. Le voci che vogliono l’utilizzo di Stefano Mauri quale falso nueve la dicono lunga su come il tecnico abbia preparato questa gara.
DOVE BATTERLI – In questa stagione la Lazio ha mostrato serie carenze nel reparto arretrato: la porta di Marchetti e Berisha è stata violata ben 41 volte e, anche alla luce dell’assenza dell’esperto Biava, la fragilità difensiva dei capitolini può rappresentare la chiave di svolta del match. Sugli esterni toccherà a Mertens e Callejon prendere il comando delle fasce impedendo la spinta di Konko e Radu ma soprattutto dovranno essere delle vere e proprie spine nel costato biancoceleste senza dare mai punti di riferimento con le loro fiammate improvvise e cercare di pennellare palloni giocabili per il Pipita pronto a tornare alla gioia del gol dopo un’assenza snervante.
Antonio Allard
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Articolo modificato 13 Apr 2014 - 04:09