Ci sono certi legami che non hanno bisogno di tempo per diventare saldi ma che, nel destino di una persona, sono già segnati. Questi sono condizionati da scelte che si compiono sapendo già prima che sono quelle giuste, pur non avendo rassicurazioni e certezze ma semplicemente seguendo il proprio sesto senso, riconoscendo un nuovo luogo come casa, con la consapevolezza che lì si può scrivere una bella pagina di calcio. E’ questo il racconto di un uomo che ormai abbiamo imparato a conoscere bene e che ogni giorno ci sorprende sempre di più, nel giorno del suo cinquantaquattresimo compleanno.
La storia d’amore tra Don Rafè ed il Napoli inizia il 27 maggio scorso, pochi giorni dopo che i tifosi azzurri incassavano un altro no che avrebbe inciso un’altra ferita, niente però a che vedere rispetto a quella che si paleserà a fine luglio con l’addio di Cavani. Mazzarri, il mentore della cavalcata azzurra tra Coppa Italia, Europa e Champions preferisce l’Inter rispetto al progetto in progress di De Laurentiis ed abbandona Partenope ed il Vesuvio, trasferendosi in poche ore ai piedi della Madunnina. Don Aurelio, uomo scaltro e preparato però, ha già pronto il colpaccio: direttamente dall’Inghilterra ecco Rafa Benitez, da molti ricordato come l’uomo della Champions con il Liverpool, della Coppa Uefa con il Valencia ed il Chelsea e dei tantissimi trofei vinti in giro per il Mondo, da altri invece solo per il flop sulla panchina dell’Inter con la quale ha vinto comunque il mondiale per club e la Supercoppa in pochissimi mesi.
Tra Rafa e Napoli è subito amore, di quelli intensi e corrisposti: inizia una profonda rivoluzione portandola avanti con umiltà, fermezza ed empatia, rispettando i ruoli e predicando sempre tanto lavoro e pazienza, insieme al suo fedele motto “Sin prisa pero sin pausa”, senza fretta ma senza pausa. E’ proprio così che dovrebbe giocare il Napoli, impegnatissimo tra il tour de force obbligato da campionato, Coppa Italia e Champions League, ottenendo subito ottimi risultati. La cavalcata di Benitez la conosciamo: non tutti però hanno avuto la fortuna di percepire il suo magnetismo in conferenza a Castel Volturno, di assistere ad una delle sue lezioni di calcio in allenamento, di restare rapiti dalla sua conoscenza del calcio e della vita, parlando agli addetti ai lavori sempre con decisione, educazione e disponibilità.
Un signore d’altri tempi ed un professionista come pochi che, in pochi mesi, ha già impresso la sua identità e parte del suo carattere ad una squadra che, davanti ha sé ha ancora grandissimi margini di miglioramento e crescita, in particolar modo sotto il profilo tattico e di maturità. Che sia l’uomo giusto per riportare il Napoli in alto questo è sicuro: ai tifosi spetta solo dargli fiducia e concedergli un po’ più di tempo per riuscirvi, alla società basterà seguire le sue indicazioni. Tantissimi auguri di buon compleanno Rafa ed altri milioni di questi giorni azzurri. Che sia un’avventura sempre in discesa e ricca di emozioni, sin prisa pero sin pausa.
RIPRODUZIONE RISERVATA