Pepe Reina è una delle immagini migliori del primo anno di Rafa Benitez alla guida del Napoli. L’estremo difensore spagnolo, arrivato dopo il fallimento della trattativa legata all’arrivo di Julio Cesar all’ombra del Vesuvio, ha dimostrato grandissima personalità, grandissima attitudine al lavoro e grandissime qualità tecniche, mettendo a tacere i tanti critichi che avevano un po’ storto il naso all’annuncio del suo approdo in maglia azzurra.
La cosa che impressiona, è che il portiere, nato a Madrid, è sembrato un vero e proprio salvagente per il Napoli. Infatti, grazie ai suoi piedi da regista consumato, spesso, il pallone ha viaggiato all’indietro, verso di lui. In pratica, ogni volta che un giocatore (in special modo un difensore) partenopeo è stato in difficoltà ha scaricato la sfera a Reina, mettendola, praticamente, in cassaforte.
Una facilità di calcio, con entrambi i piedi, imbarazzante. Una capacità di leggere le situazioni, di guidare la squadra e di essere, in diverse occasioni, il primo attaccante azzurro, dopo che si è recuperata palla. Emblematico il terzo gol segnato alla Lazio, il secondo di Higuain, quello del 3-1, dove nella casella assist, Pepe Reina, può mettere una bella crocetta.
IL FUTURO – Come è ormai arcinoto, il portierone azzurro è in prestito. A fine stagione tornerà a Liverpool, dove però sarà solo di passaggio. Infatti i Reds continueranno a puntare su Simon Mignolet e quindi tenteranno di fare cassa cedendo il Nazionale spagnolo. Su di lui c’è il Barcellona, che però deve fare i conti con il blocco del mercato impostogli dalla Uefa e, chiaramente, la società di Aurelio De Laurentiis, che vede in Pepe un punto fermo per l’immediato futuro.
LE DECISIONI AZZURRE – Il tutto, chiaramente, si deciderà attraverso una moltitudine di fattori. Il prezzo del cartellino, la volontà del giocatore ma anche dai progetti che avrà in mente il Napoli.Che, come detto, vorrebbe tenere Reina, ma che ha in casa ha un portiere, come Rafael, che ha dimostrato di poter destare la massima affidabilità e del quale bisogna capire la sua tenuta dopo l’infortunio. E dunque, qualora non si dovesse riuscire a riportare Pepe all’ombra del Vesuvio, bisognerà decidere su che tipologia di portiere investire. Se sulla falsariga dell’attuale estremo difensore azzurro, quindi abile con i piedi e con grandissimo senso della posizione, o se puntare su portieri di cultura e crescita calcistica diversa, cambiando un po’ anche il modo di impostare l’azione da parte di tutta la squadra.
Raffaele Cozzolino
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Articolo modificato 16 Apr 2014 - 14:19