Sky contro il Napoli, capitolo secondo. Non si è ancora placato l’eco delle polemiche relative al dopo partita di Napoli-Lazio che la diatriba si arricchisce con un altro episodio. C’eravamo lasciati con la coppia Massimo Mauro-Ilaria D’Amico, prodighi nell’intento di estorcere con maliziosa ostinazione una confessione dalla bocca di Mertens (ospite in collegamento dopo l’ennesima prestazione da protagonista) in merito al calcio di rigore conquistato dal belga contro i biancocelesti assegnato per un contatto, a detta di Mauro, troppo lieve.
Nonostante le immagini avessero dimostrato chiaramente la validità del penalty assegnato a favore degli azzurri, il cattivo gusto in studio non è sembrato calare, fino alla fredda e risolutiva risposta di Mertens: “Il tocco c’era, era rigore”.
Tacciato di malafede e eccessivo astio ogni qualvolta si tocchi l’argomento Napoli, l’ex centrocampista proprio degli azzurri e della Juventus, ha ribadito in settimana a Radio Crc (leggi qui) la totale imparzialità, ma le sue parole non avevano convinto del tutto. Infatti, a distanza di soli 6 giorni, la situazione non sembra cambiata.
Questa volta le frecciatine hanno riguardato il tecnico spagnolo Rafa Benitez. Ecco l’uscita di Mauro:
“Dice che devono comprare anche la mentalità e il carattere sul mercato. Ma a questo punto se si compra tutto sul mercato lo può fare chiunque l’allenatore del Napoli”.
Oltre al cattivo cattivo gusto, con queste parole ha palesato di averci capito ben poco del discorso di Don Rafè in quanto le sue dichiarazioni, chiare ed eloquenti, era state queste: “Carattere e mentalità non si comprano al mercato. Si cresce con l’abitudine a lottare per il titolo”.
Un’altra battuta infelice, l’ennesima, di un personaggio che sembra non conoscere i confini tra l’imparzialità e la professionalità richieste in talune circostanze, con il (discutibile) parere personale di cui francamente interessa davvero poco.
Ma non è ancora finita. Il tutto è stato pronunciato a denti stretti mentre Benitez stava lasciando lo studio: un chiaro episodio di diritto di replica negato. Un fare ambiguo, quello di Mauro, che dimostra la sua intenzione di sparare sentenze senza il rischio di essere smentito con un faccia a faccia. Un atteggiamento che sta assumendo dei contorni sempre più snervanti e inammissibili.