Nulla da eccepire sulla prestazione di Lorenzo Insigne, che nel grigiore generale ha disputato indubbiamente una buona partita. Quantità e qualità al servizio della squadra in ruolo in cui Lorenzo ha trovato una piena dimensione, ma la palma del migliore, in una sfida in cui nessuno è emerso pienamente, spetta comunque a Calleti, Josè Maria Callejon. La staffilata di controbalzo con cui supera il giovane Scuffet è il diciottesimo goal in questa stagione, numeri eccezionali per l’ex blancos, sul quale il tecnico spagnolo si è dimostrato profetico. Molti addetti ai lavori rimasero perplessi dinanzi alle dichiarazioni sibilline in cui Rafa affermava che il calciatore andaluso avesse nelle corde venti reti, i fatti hanno dimostrato quanto fossero parole espresse con cognizione di causa. Nella sfida di Udine non brilla, come un po’ tutti gli elementi della compagine partenopea, ma riesce comunque a mettere il proprio marchio sulla partita. Dopo 47 presenze stagionali la poca brillantezza può essere messa in preventivo, l’ex pupillo di Josè Mourinho rientra nella cerchia degli atleti con quel quid in più da cui partire per costruire un Napoli realmente competitivo.
Edoardo Brancaccio
Articolo modificato 19 Apr 2014 - 19:39