Due attaccanti formidabili, entrambi argentini. Higuain e Palacio – trentadue reti in totale – i giocatori più prolifici rispettivamente di Napoli e Inter. Molto diversi tra di loro, ma fondamentali per le loro squadre.
HIGUAIN – Bomber di razza e di stazza il Pipita. Bravo come pochi a muoversi in area di rigore, è capace di far reparto da solo. Attaccante e regista avanzato allo stesso tempo, detta i tempi di gioco della manovra offensiva. Pericoloso da ogni posizione, segna di destro, sinistro e di testa. Dalla distanza o nei pressi della porta. E’ dotato di grande freddezza ed è infallibile dal dischetto (5 su 5 finora). In 31 gare di campionato (2430 i minuti giocati) ha realizzato 17 gol. Una media di 0,55 a partita. Un cecchino, considerando che arriva a tirare in porta circa 3 volte in ogni match. Ma non solo. Anche tanto altruismo: sette gli assist che hanno mandato in rete i compagni. Qualità e quantità.
PALACIO – Attaccante atipico l’ex Genoa. Veloce e duttile, nato come ala pura, reinventato centravanti in Italia. Ad inizio stagione è stato utilizzato da Walter Mazzarri come unica punta di un 3-5-1-1. Da qualche mese sta giocando in coppia con Icardi e qualche metro più lontano dalla porta. 15 le reti in 34 presenze (3085 minuti in campo). Media realizzativa più bassa rispetto al numero nove azzurro (0,44), ma stesso numero di assist (7).
SFIDA – Numeri importanti per i due bomber, diversi sì – anche per la loro fede calcistica, del River Gonzalo, del Boca Rodrigo – ma accomunati da costanza sotto porta e dallo status di cittadini comunitari, per il loro doppio passaporto (spagnolo per Palacio e francese per Higuain). Compagni in nazionale, rivali in Serie A, si incontreranno domani sera allo stadio San Siro di Milano e si sfideranno a suon di gol.
Andrea Gagliotti
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